Buon anno nuovo a tutti anche da parte mia.
Purtroppo sono da più di un mese senza la mia C4
Ho tutti i ricambi che servono per sistemare la perdita di liquido raffreddamento (interno ed esterno) ma non ho il meccanico disponibile a montarmeli e mi tocca aspettare fino a lunedì prossimo
Diciamo che le ho fatto così 3500 Km in meno....ma la batteria è crollata una volta per il troppo tempo ferma anche se attaccata con il caricabatterie si è ripresa senza problemi.

porcaccia miseria,
non riesci a fare da te?

Si, potrei ma con il freddo e il poco tempo che mi concede la moglie per questi lavori non ci riesco. Quando sono a casa sono praticamente tutto il tempo a fare il "mammo"

wow...mi sa che allora devi aspettare il meccanico....

Per me i fari sono questi
Cliccate sull'immagine per avviare

Favolosi....ma se si bloccano i servomotori?

Sulla mia bastava aprire il cofano e lo sportellino relativo al faro rimasto chiuso.
Quindi ruotare un galletto fino alla completa fuoriuscita del faro.
Ma non mi è mai successo.
L'unica limitazione è che non si può usare il lampeggio di giorno.

Eh già...cara X1/9

Eccomi qui Elefantino, ripredo il discorso lasciato in sospeso nella sezione Amarcord, per non trascinarla troppo OT.

Allora aspetto le foto ricordo di qualche pentodo o qualche tetrodo

Parlando di Hi-End, francamente fatico nel trovare la superiorità delle valvole rispetto ai transistor, decantata da alcuni audiofili.
Qualche anno fa ho preso un Pioneer analogico da 50W per canale, che ha una voce stupenda ed una estensione che mi ha fatto scoprire quanto scendesse in basso il subwoofer, cosa che non avveniva prima con un blasonato amplificatore americano a componenti rigorosamente discreti e selezionati, dotato di condensatori di filtro da cinquanta mila microfarad (sembravano barattoli di pomodoro...)
Considera che io ero uno che girava per la stanza col fonometro bruel & kjaer in mano, per mappare le attenuazioni e rinforzi delle varie frequenze, al fine di determinare il miglior punto di ascolto dopo aver trattato acusticamente l'ambiente con tende, tappeti e trappole acustiche.
Però quando gli amici appassionati venivano a casa a sentire la musica, restavano meravigliati dall'estensione e dalla profondità del fronte sonoro, pur con poche decine di Watt in stereofonia.
Non mi sono mai dedicato ai sistemi 5+1 o a qualsiasi sistema di equalizzazione surround che considero simpatici giocattoli per ricreare il lunapark in casa.
Oggi purtroppo l'HiFi è praticamente scomparsa, i negozi specializzati non esistono quasi più e in quei pochissimi incontro gente che si appassiona di più all'idea di possedere una elettronica piuttosco che nell'ascoltarla.
Alla fine anche io ho abbandonato l'hifi esoterico perché ormai i costi sono diventati sproporzionati rispetto alla qualità del materiale da ascoltare, perché secondo me, c'è stato anche un tracollo nella cura posta nei master musicali. Intendo dire che un pezzo nasce già scadente a causa di una compressione esagerata che distrugge la spazialità della scena e di poca cura nel disporre i microfoni.
Il pressappochismo imperante, le registrazioni al risparmio e l'ignoranza (in senso acustico) degli ascoltatori, sono stati i prodromi che hanno portato ad un imbarbarimento ormai cronicizzato nell'ascolto.
Elefantino, se ti va, raccontami qualcosa delle tue esperienze acustiche.

Eccomi,
siamo proprio nel posto giusto... Mi disseto un momento e arrivo!

La cosiddetta "superiorità delle valvole" deriva dal fatto che non cimano il segnale bruscamente come i BJT (va meglio con i MOSFET, che ci si avvicinano) per ragioni tecniche che non so quanto sia facile spiegare al bar.
La differenza nel suono la si apprezza con certi generi musicali: sicuramente per il rock, la musica disco e commerciale non ci vedo l'utilità, ossia le valvole non sono apprezzabili più di tanto. Diciamo che la valvola perfetta è il triodo, per via della sua caratteristica di uscita che idealmente è una retta, ma va bene anche col tetrodo (io ho progettato e costruito un finale 35W con due tetrodi a fascio 6L6).

Io ho sperimentato con le valvole configurazioni in classe A e AB, almeno per quel che riguarda i circuiti finali; ho usato 6L6, EL35 ed EL36.
Ho anche fatto qualcosa di divertente con i transistor, del tipo utilizzare nello stadio finale dei transistor per applicazioni switching, come la serie BUX in simmetria quasi complementare e dei giapponesi 2SD820.
In tema di transistor bipolari, non c'è dubbio che quelli made in japan suonino meglio: ad esempio quelli impiegati dalla pioneer negli anni d'oro. L'utilizzo di transistor per alimentatori switching avvicina la qualità degli europei a quelli giapponesi, perché hanno una frequenza di transizione maggiore dei classici BDX5x, TIP12x ecc. e la cosa si apprezza in termini di riproduzione delle alte frequenze. ma è preferibile usare configurazioni simili con la musica rock, hard-rock ecc. dove la timbrica graffiante che si ottiene è più che apprezzata.

Sulla classica direi MOSFET o valvole.

Per quel che riguarda i 50mila microfarad di livellamento mi viene in mente che era una scuola di pensiero, ma poi più di tanto non potevano fare... Diciamo che grandi consensatori di livellamento si adottavano perché era ed è uso comune dei progettisti dimensionare il trasformatore di alimentazione e l'alimentatore ipotizzando, nel caso di alimentazione duale, il prelievo della massima corrente da un avvolgimento secondario per ciascun canale, ovvero l'erogazione nel funzionamento in opposizione di fase; in pratica, escludendo che i due canali operino in regime continuativo entrambi sulla stessa semionda e compensando i brevi periodi in cui statisticamente potrebbe accadere, con dei grossi condensatori di filtro.

Pioneer utilizzò una particolare architettura per compensare i picchi di potenza istantanei, ma non ne ricordo il nome.
Un'altra soluzione era il DPD della Proton, con amplificatore a doppio stadio finale in grado di elevare la potenza giocando sull'accensione del secondo stadio, funzionante a tensione maggiore, in corrispondenza di richieste di potenza impulsive oltre quella nominale.

C'era poi un'altra soluzione, chiamata classe H e caratterizzata dall'alimentazione dinamica, ossia l'alimentatore da rete aveva un ponte a diodi fatto da SCR, il cui angolo di conduzione veniva modulato da un circuito elettronico sulla base dell'ampiezza del segnale d'ingresso e in previsione della richiesta di corrente.

Concordo sul discorso dei sistemi surround, perché per me l'hi fi è una coppia di casse o al massimo quattro incrociate.
Invidio i tuoi apparati Bruel & Kjaer....ne avevi di denaro da spendere...

Io mi sono quasi sempre affidato al mio orecchi, affinando i cross-over e gli stadi amplificatori con vari dischi e più generi...
Ma ormai quei tempi sono un ricordo....sigh!

Non ho mai avuto la possibilità di ascoltare le valvole in un ambiente acusticamente curato. Nelle salette dei negozi è difficile fare valutazioni anche se uno si porta il proprio disco test.
I miei generi preferiti sono country, blue grass, colonne sonore, discomusic e a piccole dosi anche la techno
Non ho mai avuto amplificatori di alto wattaggio ma amplificatori da pochi watt con un tempo di salita molto rapido. Leggevo la rivista Suono e mi fidavo delle loro prove.
Secondo me per una ascolto appagante, la spesa maggiore va destinata alle casse.
Per un periodo ho usato le Klipsch La Scala con diffusore a tromba che nel genere country mi materializzavano i cantanti nel soggiorno. Solo che mia moglie diceva che erano brutte e ingombranti.
Leggendo il tuo post traspare una inclinazione maggiormente indirizzata alla sperimentazione e al piacere di realizzare qualcosa che andasse ben oltre i kit di Nuova Elettronica
Sul nome dell'amplificatore hai fatto centro! avevo proprio un Proton che oltre ai citati condensatori, potenziometri blindati Alps eccetera, era dotato di un pesante toroidale che prendeva mezzo apparecchio.
Purtroppo durante un temporale, un fulmine fece danni irreparabili (non solo a lui purtroppo), questo tipo di amplificatore non aveva. Ma comunque contro la potenza di un fulmine c'è solo da sperare che si scarichi altrove.
Sul fatto di spendere Elefantino, ognuno ha le sue passioni, con le donne, ai cavalli e col gioco si spende facilmente molto di più, e non è detto che le soddisfazioni siano maggiori
Chissà che non ci siamo incrociati qualche volta allo SMAU

Sugli amplificatori di grande potenza fai bene: in una casa, a meno di non avere saloni in stile vittoriano o napoleonico, basta una ventin a di watt. naturalmente l'amplificatore deve avere un'adeguata dinamica, che si garantisce con buon e circuitazioni. Deve anche avere un elevato fattore di smorzamento e qui entra in gioco lo slew-rate (tu lo chiami tempo di salita ma è qualcosa di simile).

Il resto lo fanno i diffusori, anche se il grosso del pubblico lo ignora: una cassa con un'efficienza di 88 dB/w/m richiede il doppio della potenza di una da 93 dB/w/m per suonare con la stessa pressione sonora.

A proposito: unità a tromba? In una casa? Il loro principale problema è lo stretto angolo di emissione, che li rende idonei ai grandi spazi... Ma le Klipsch (che avevo sentito appena) avevano anche il woofer caricato a tromba? Dalle foto sembrerebbe...

Nuova Elettronica? Sì, leggevo quella e altre...ma ci mettevo molto del mio perché alla fine con l'elettronica ci lavoraro e ci lavoro, a prescindere dai settori che ho toccato... SMAU....ci sono andato pochissimo perché non era quello il mio genere di elettronica, anche se poi ci sono caduto per necessità...

Ma il tuo Proton con DPD, quindi? L'hai buttato?

io direi che la potenza dipende sia dai generi musicali, sia dal realismo che si vuole ricostruire in soggiorno.
Prima del Proton avevo un finale Toshiba coi suoi bei Vu-meter, e quando Nick Mason (dei Pink Floyd) pestava sulla sua batteria, le lancette che normalmente oscillavano intorno ai 10-20Watt (che come concordo con te è già una pressione sonora da far arrabbiare i vicini) schizzavano a 100Watt perché le note basse richiedono tanta corrente.
Conosco bene il discorso dell'efficienza e il fatto che ogni 3dB si dimezzi (o raddoppi) la pressione sonora, ma in ambienti domestici pur grandi le cose sono fattibili comunque, cambia solo la posizione della manopola del volume e l'impatto del loudness nel caso fosse inserito perché la sua curva di correzione si attenua con l'avvicinarsi del fine corsa del volume.
Tante persone sono convinte che se si alza molto il volume si rischi di introdurre distorsione armonica.
In realtà la distorsione può manifestarsi anche a metà manopola, quello che è importante è non saturare l'ingresso.
Quanto alle Klipsh, sei veramente un grande. Solo tu potevi fare quell'osservazione così precisa
Infatti le comprai usate da uno che ci sonorizzava un patio.
E hai ragione anche sul fatto che pure il woofer era caricato a tromba, ma il vetaglio di irradizione era sufficiente.
Il Proton non è andato perso, ce l'ha mio fratello che è un artista e fa delle installazioni, usa il canale rimasto per il sottofondo sonoro, per il quale basta un canale ma con pressione sonor adeguata ad installazioni all'aperto.
In vita mia penso di aver incontrato ben poche persone competenti in questo campo, ma non credo di sbagliarmi affermando che tu sei una di queste

eh, bidddo, non devi lusingarmi...
Diciamo che ci capisco qualcosa...
Ce ne sarebbe da dire di cose, ma non è facile postarle in un forum, anche perché spiegare certi argomenti tecnici e farli comprendere implica che chi legge abbia certe basi tecniche; oppure bisognerebbe partire dai fondamenti... Per me sembra tutto normale perché certi concetti ormai sono fissi nella mia mente...

Visto che ormai il discorso è aperto Elefantino, ed è un piacere scambiare pareri con te, mi permetto di farti una domanda: nelle tue realizzazioni hai mai dovuto confrontarti con fenomeni di microfonicità?
Non mi riferisco solo ai valvolari, ma anche agli apparati che utilizzano condensatori piezoceramici.

Si, ma non solo coi condensatori.... Quel genere di feedback era fortemente fastidioso e capitava con forti amplificazioni del segnale. Non sempre sono riuscito a risolverlo... In quelle cose può essere coinvolto anche il contenitore....

Ah, perché scrivo piezoceramici? Un condensatore non dovrebbe presentare l'effetto piezoelettrico, altrimenti rischierebbe di diventare un quadro o un risonatore ceramico...

Come quelli dei microfoni a elettrete.

Ok, ma quelli sono condensatori con un'armatura polarizzata a permanenza.... La piezoelettricità è un concetto leggermente diverso...

In tema di Ravalico...

Grazie, ho imparto un cosa nuova