Tratto da quattroruote:
http://www.quattroruote.it/news/industria/2014/04/14/psa_peugeot_citro_n_meno_modelli_pi_profitti_un_focus_sulla_dieta_tavares.htmlCita:
Da 45 a 26: i numeri dicono tutto con esemplare chiarezza. Uno degli aspetti che più è stato sottolineato oggi nella presentazione del piano "Back in the Race", è la grossa sforbiciata che si intende dare alla gamma del Gruppo Psa: troppe, e troppo spesso ridondanti, sono le attuali proposte di Peugeot e Citroën, secondo il Tavares-pensiero. E allora via con il drastico taglio dei modelli, e il conseguente (quasi) dimezzamento dell'offerta.
Un taglio radicale. Oggi, i marchi francesi vendono un totale di 45 diversi modelli nel mondo, escludendo i commerciali leggeri, le vetture costruite su piattaforme non Psa e quelle commercializzate con il brand Fengshen. L'obiettivo di Tavares è scendere a quota 26 nel 2022, lavorando su una razionalizzazione della line-up che sarà vasta e complessiva.
Nuovi modelli per nuovi segmenti. I tagli, bisogna sottolinearlo, si accompagneranno con un riposizionamento dell'offerta in segmenti più interessanti rispetto a quelli occupati oggi. Da qui, l'ambizioso piano di lanci, che molto presto vedrà arrivare nuove proposte in zone del mercato ancora inesplorate, e ridisegnerà gradualmente il product portfolio del Gruppo Psa.
Presto i primi effetti concreti. Ad andare incontro alla razionalizzazione, come è stato illustrato oggi, saranno di fatto i soli brand Peugeot e Citroën, che vedranno ridursi in egual misura le rispettive proposte: tra il 2014 e il 2022 la prima passerà da 25 a 13 modelli, e il double chevron da 15 a 7. Gli intervalli di tempo in cui la nuova politica di riduzione dei modelli superflui sarà più aggressiva sono quelli dei periodi 2014-2016 (quindi a breve dovremmo vederne i primi risultati) e 2018-2022.
Il nuovo ruolo del marchio DS. Pressoché inalterata resterà invece l'articolazione di gamma del brand DS, che nelle slide presentate oggi è già stato conteggiato a parte rispetto a Citroën, e che passerà da 5 a 6 modelli nei prossimi otto anni. La crescita dell'attenzione verso il marchio, e gli investimenti per il suo sviluppo sul mercato cinese, sono le due facce della ricerca di margini di profitto più ampi da parte del Gruppo, che verrà portata avanti proprio in questa doppia chiave, geografica e di riposizionamento commerciale.
Fabio Sciarra