Esatto maurorsq, ma prepariamoci ad essere definiti eretici

ma no, dai, la formula postata in effetti dimostra che anche al variare della lunghezza della leva L la coppia di torsione varia (quando c'e' un inserto sull'altro "lato" ..
però a mio avviso bisogna considerare che un tubo posto sul manico e' diverso dall'avere una chiave tarata con un manico piu' lungo..

Visto comunque che matteohd chiedera' ad un esperto, aspettiamo.. le mie nozioni di fisica sono un po' arrugginite..

<<Per quanto riguarda la domanda posta da Clod, posso applicare la forza sul manico dove mi pare..>>

appunto mauro!!!

Hai spiegato benissimo......tutto !!

A me sembra che siano arrugginiti pure gli esperti precedenti intervistati da Matteo

Certo, ma in questo caso non parliamo più di lunghezza L ma di lunghezza LT

Chiesto all’ultimo esperto. Laureato in medicina ma molto esperto sul campo “pratico automobilistico”. Ha confermato le tesi di Bidddo. Questo è quanto

Clod che è un esperto in materia, per tagliare corto e avere la certezza della coppia applicata, consiglia di usare questo oggetto che è un torsiometro digitale (dinamometrica digitale per i professori di fisica).
Non sarà il massimo della comodità, poichè il display viene a trovarsi nei pressi del punto di serraggio, però fa bip o si illumina al raggiungimento del valore impostato.

Dico la mia dal momento che, secondo me, si sta creando solo ulteriore confusione, a completamento del post di maurorsq.

Secondo l'immagine.


Trascuriamo per un momento il punto di fulcro "C" dove viene inserito normalmente l'inserto ma consideriamo che al suo interno c'è un meccanismo tarato per scattare quando si raggiunge una certa forza di torsione, questo sistema è tarato sulla lunghezza del manico che si istalla in fase di fabbricazione, se si utilizza un "manico" più lungo o più corto al meccanismo non frega nulla ma scatta sempre quando "sente" una certa forza perché è tarato a scattare tenendo conto del dato di progetto quando si è deciso di fabbricare la chiave, naturalmente se impugno la chiave in modo improprio, diverso dal punto normalmente stabilito per l'impugnatura (per un motivo qualsiasi, come ad esempio inserendo un tubo per allungare il manico) al meccanismo non frega niente ma sarà l'operatore a doversi sforzare di più o di meno, a secondo della posizione in cui impugna il manico, per fare in modo che la chiave scatti quando "sente" di essere arrivata ad un certo valore della forza.

Ora dal momento che abbiamo accertato che se modifico il manico di una dinamometrica non cambia nulla rispetto alla taratura del meccanismo passiamo al caso in cui si aggiunge un inserto "E" come in figura.

Anche in questo caso al "meccanismo di rilevazione della forza" non interessa nulla e scatterà sempre al valore prefissato nel selettore MA, in questo caso, bisogna valutare che l'inserto "E" ha fatto variare la posizione del fulcro nella nuova posizione e la nuova lunghezza "LT" della leva farà in modo che nel punto di fulcro "CT" la forza di torsione non è più quella impostata nel selettore ma sarà incrementata proprio dal valore "E" dell'inserto, quindi per ottenere nel punto "CT" un valore specifico della forza il selettore dovrà essere impostato an un valore leggermente più basso, calcolato come specificato nell'immagine.

P.S. Piccolo escursus teorico:
Il momento torcente in un punto è dato dal valore della forza moltiplicato il valore del braccio M=F*L e in fisica viene dato in Nm (Newton * metro) nell'uso comune si utilizza il valore Kg*m (Chilogrammo * metro) e la differenza tra il Newton e il Kg e dato dal valore dell'accelerazione di gravità che è circa 9,81 m/sec2 ma nell'uso comune si arrotonda a 10 m/sec2.
Se, ad esempio usiamo una dinamometrica moderna e il costruttore ci dice che il valore di serraggio del dado di una ruota è di 10 Km*m nella dinamometrica bisogna inserire il valore di 100 N*m.

Le dinamometriche più datate hanno il selettore in Kg*m quindi se il costruttore ci dice che bisogna serrare a 130 N*m nella vecchia dinamometrica bisogna inserire il valore di 13 Kg*m

Volevo aggiungere che in una dinamometrica il "meccanismo" che fa emettere un "tic" quando si raggiunge la forza preimpostata non ferma l'eventuale momento torcente sul perno, ma se si continua a fare forza il bullone (o altro) che stavamo avvitando continua tranquillamente ad avvitarsi superando la forza preimpostata nel selettore, quindi quando si sente il "tic" bisogna fermarsi e non esercitare ulteriore forza.

ESATTO!!!!

...ci vorrebbe una "frizione" come negli avvitatori...