Perché i pneumatici invernali non si possono tenere d'estate?
La mescola del battistrada delle gomme invernali è assai diversa rispetto a quella delle estive. La ricetta è tale da risultare morbida ed elastica anche alle basse temperature, così da garantire in tali condizioni una buona aderenza, però mal sopporta il caldo: il grip peggiora e l'usura aumenta parecchio. Per non rischiare di frenare lunghi e per evitare che il battistrada si consumi molto rapidamente è quindi necessario rimontare le gomme estive quando la temperatura sale costantemente sopra i 15 °C.

GOMME INVERNALI ANCHE IN... ESTATE - La percentuale di gomme invernali montate, durante i controlli in giugno, ha registrato punte del 22,5% in Abruzzo con maglia nera a Sondrio (27,6%). Se in inverno il miglior equipaggiamento per circolare è di utilizzare pneumatici specifici, in estate vanno impiegate gomme estive. Un test organizzato a Bologna nell'ambito di Autopromotec, in maggio, ha evidenziato come con temperature calde la gomma estiva riduce lo spazio di frenata su asfalto asciutto fino al 25% rispetto all'omologo invernale, mentre su bagnato la differenza di spazio di frenata arriva fino al 18% rispetto all'invernale. Da sconsigliare tassativamente l'equipaggiamento misto, cioè due gomme invernali sull'asse di trazione e due estive nell'altro. A riguardo c'è una Direttiva ministeriale del 16 gennaio 2013 che prescrive "l'impiego omogeneo su tutte le ruote al fine di conseguire condizioni uniformi di aderenza sul fondo stradale".

Le ripercussioni sulla sicurezza
Progettati per dare il meglio dai 7°C in giù, gli pneumatici invernali non possono garantire gli stessi standard di sicurezza quando le temperature raggiungono i 35° (l'aria) e i 50° (l'asfalto). Da tenere presente, inoltre, che se si scelgono invernali di una misura inferiore rispetto ai pneumatici montati nel periodo più caldo, allora anche il codice di velocità, probabilmente, sarà più basso. Può risultare utile, pertanto, apporre un adesivo dentro l'abitacolo che ricordi il limite di velocità tollerato dai pneumatici.

Il caldo mette pressione
Un'ultima considerazione, infine, merita di essere fatta sulla pressione di gonfiaggio. La maggiore deformabilità di una copertura invernale, dovuta alla caratteristiche specifiche della carcassa e della mescola, può determinare infatti un aumento di temperatura dell'aria contenuta nel pneumatico. Se d'inverno il riscaldamento porta le coperture nelle condizioni di progetto, d'estate il risultato è che le pressioni di gonfiaggio possano oltrepassare i valori nominali, con una riduzione dell'orma di contatto e il decadimento dell'aderenza disponibile fra pneumatico e suolo.