Benzina prodotta dall'aria? Freniamo subito i facili entusiasmi. Si tratta di un processo sperimentale proposto dalla Air Fuel Synthesis (www.airfuelsynthesis.com), che ricava il carbonio dall'aria e l'idrogeno dall'acqua e li combina per ottenere il carburante. Sfortunatamente, l'operazione richiede una grande quantità di energia elettrica, quindi, per essere sostenibile dal punto di vista economico e ambientale, essa deve venire da fonti rinnovabili. Staremo a vedere se il vantaggio di sottrarre dall'ambiente la CO2 renderà appetibile questa soluzione.

Benzina prodotta dai batteri. Il sistema proposto dalla Joule Unlimited (www.jouleunlimited.com) sembra più promettente, tanto che l'Audi, che collabora con l'azienda statunitense dal 2011, si è assicurata i diritti di esclusiva per il settore automobilistico. Nel processo, che la Joule ha chiamato SolarConverter, vengono generati carburanti liquidi partendo dall'anidride carbonica e dall'acqua e con l'apporto di energia solare. Il cuore di questo sistema è costituito da microrganismi fotosintetici (ciascuno del diametro di circa tre millesimi di millimetro) che esposti ai raggi solari producono costantemente carburante. Da notare che la CO2 può venire da scarti di attività industriali e l'acqua può essere salata o anch'essa di scarto. Inoltre, diversamente dai biocombustibili tradizionali, non servono terreni coltivabili. Non a caso, l'impianto pilota sta nascendo in una zona arida nel Nuovo Messico, negli Stati Uniti.

Due combustibili alternativi. Secondo la Joule, il processo SolarConverter ha una resa cento volte superiore a quella dei biocombustibili di seconda generazione. In particolare, l'obbiettivo (ambizioso) dell'azienda è di ricavare ogni anno circa 38.000 litri di etanolo e 23.000 litri di gasolio per ettaro, con un costo di produzione attorno a 26 centesimi di euro al litro. Dal canto suo, l'Audi otterrebbe due combustibili, che la Casa definisce Audi e-ethanol e Audi e-diesel, di alta qualità e purezza. In particolare il gasolio "ecologico" è privo di sostanze aromatiche e ha alto numero di cetano e potrebbe essere utilizzato senza alcun adattamento nelle vetture attuali. Per il momento, però, il processo più avanzato nello sviluppo è quello per la produzione dell'etanolo; si stima che l'impianto pilota entri in funzione già nel 2013.