Certo che è molto alto il rischio di aumentare la confusione e dare ai gommisti poco onesti un'arma in più per fare i loro interessi a scapito dell'acquirente, inconsapevole di questa giungla di informazioni.
Però devo dire che se usato correttamente è uno strumento per capire la qualità della gomma che stai acquistando.

La normativa varata dall'Europa mi pare fatta male perché si basa sullo stesso principio dell'autocertificazione da parte del produttore impiegata per l'etichettatura degli elettrodomestici come si può leggere sul sito ufficiale EU.
Ma se per un frigorifero è molto facile verificare anche per il consumatore il consumo annuo di energia molto diverso è per un pneumatico quindi sarebbe necessario come per i crash test un ente indipendente come l'ENNCAP.
Del resto in auto il primo equipaggiamento di sicurezza è il pneumatico.
Facciamo un bel esposto / petizione di massa alla UE ?

Si può fare ????? Come ????

Io sono pienamente daccordo.

Credo che la strada più semplice sarebbe quella di promuovere una proposta di revisione della norma da parte delle associazione dei consumatori perché questa etichettatura si rivolge proprio ai consumatori ed ha per scopo di semplificare la scelta del pneumatico da parte del consumatore non del professionista.

Nobile intento ma come spiegato precedentemente cè un errore di fondo e cioè la mancanza di un ente terzo indipendente tipo Euro Ncap che testi i pneumatici per lo meno periodicamente e non delegare alle singole nazioni l'onere delle verifiche.
Già perché siamo cosi sicuri che in Italia l'organo di controllo non sarebbe benevolo sulle Pirelli o in Francia sulle Michelin ?

Inoltre l'etichetta per le auto e furgoni leggeri , senza la categoria D , genera confusione.

Quidni le associazioni di consumatori dovrebbero farsi promotrici di una revisione della normativa entrata in vigore lo scorso 1° Novembre 2012.