Ho un dubbio amletico.

Attualmente ho circa 120mila Km, e secondo i meccanici che ho consultato al prossimo tagliando (140mila) converrà rifare la cinghia. Un bell'esborso.

Poi però guardo sul libretto, e suggerisce la sostituzione a 240mila Km... cioè (al mio ritmo) fra almeno altri 5 anni.

Chi ha ragione? Il libretto mente, o quella dei meccanici è una precauzione "per evitare una rottura che danneggerebbe tutto il motore"? 120mila Km in meno non è una precauzione un tantino troppo precauzionale?

Secondo me, così come per altre componenti, non si può considerare solo il fattore percorrenza, va considerato anche il fattore tempo e cioè l'invecchiamento.
Una vettura che macina 40mila Km all'anno può cambiare tranquillamente la cighia a 240mila Km.
Una che invece fa 10mila Km all'anno non è il caso che la cambi dopo 24 anni!
Con gli anni la cinghia perde elasticità e si screpola.
La cosa migliore sarebbe dargli un'occhiata e vedere se dalla parte dei denti presenta segni di invecchiamento e di usura.
ciao

in effetti 240000 Km paiono uno sproposito..
Sulle precedenti macchine le ho sempre cambiate massimo a 120000.

infatti, al posto che cambiare l'olio una volta ogni 20k chilometri, per star sicuri di non arrecare danni al motore converrebbe cambiarlo una volta al mese.
Cosippure la batteria...per non rischiare di stare a piedi, consiglierei la sostituzione tre volte l'anno.
E vogliamo dimenticarci l' assicurazione ULTRA-KASKO che risponde in caso di collisione con torto con un 747 ?

eh diamine !
Dopo un certo chilometraggio/ vita dell'auto si incomincia a tenerla d'occhio.
Al prossimo tagliando di al mecca di controllartela e basta.
Poi di solito quando non è più ok...incomincia a far rumore...

La sostituzione è prevista al raggiungimento dei 240000km o dei 10 anni di vita (il primo dei due traguardi raggiunti a prescindere dall'altro), trattandosi di cinghie HT e non HSN: le prime hanno la durata sopra detta, le seconde si attestano circa sulla metà.

Per l'appunto, non vorrei cadere nel tranello "per precauzione fatti sostituire ogni singolo pezzo ogni 20mila Km" ma nemmeno correre troppi rischi.

Entrambi i meccanici a cui ho chiesto hanno detto che tenerla d'occhio non è una questione così semplice, non è che si dia particolari segni di cedimento... di solito la rottura è abbastanza repentina: prima la cinghia è apparentemente a posto (usurata, ovviamente... ma quello lo è anche dopo 50mila Km) e poi cede.

Non è proprio come controllare le pastiglie dei freni, insomma.

E per questo consigliavano di cambiarla a 120mila Km. Leggendo il libretto sembra invece che la soglia di sicurezza sia quantomeno un po' più elevata... siccome nella vita mi occupo di tutt'altro e non ho idea di cosa sia meglio fare, vorrei capirci qualcosa di più


Grazie modus72 per la distinzione fra HT o HSN, ho provato a cercare cosa sono quelle sigle ed ora mi è tutto un po' più chiaro
http://www.notiziariomotoristico.com/ap ... corgimenti" onclick="window.open(this.href);return false;

Precisamente.
Ecco, per dire, il nuovo 3 cilindri turbobenzina di PSA adotta la generazione successiva di cinghie, quelle a bagno d'olio, e anche lì si tratta di 240000km o 10 anni.

O si strappa e sono uccelli per diabetici.

Concordo..il problema maggiore della cinghia di distribuzione, e l'invecchiamento della gomma, il continuo sbalzo termico caldo/freddo fa si che
il materiale perda la sua elasticità..e si deteriora...così hanno deciso per il nuovo 1.2 PureTech 3 clindri di adottare la cinghia di distribuzione a bagno d'olio per mantenere inalterata le caratteristiche del materiale...Ma le cinghie "tradizionali" a secco, secondo me oltre i 150000 Km o 7/8 anni, il rischio di rottura e da prendere seriamente in considerazione..

Dipende tutto dai materiali, alcuni durano poco, altri tanto, e dal dimensionamento.
Le cinghie a bagno d'olio invece a me lasciano più perplesso rispetto a quelle HT a secco, proprio per la questione olio:
primo, si dovrà porre massima attenzione all'olio che si infila nel motore, specialmente nei rabbocchi, e alla sua compatibilità con le cinghie;
secondo, si dovrà far attenzione ad additivi come pure a benzine particolari (qualche goccia di incombusto trafila sempre in coppa...), sperando che la pratica tutta italiana di smaltire rifiuti chimici speciali versandoli in modiche quantità nelle cisterne di carburante dei distributori sia un ricordo del passato, perché non so come reagiscano gli elastomeri delle cinghie ai vapori di questa m**** bruciata...

Non vedo il motivo di tale preucuppazione, credo che la Citroen prima di mettere in commercio una soluzione tecnica nuova, abbia eseguito tutti i test di affidabilità dei componenti... Logico che bisogna attenersi scrupolosamente alla manutenzione programmata...tipo di olio, e la sua sostituzione nei tempi previsti dalla casa..

Ma insomma...
Le case fanno test e sperimentazione in base alle condizioni attuali o quanto ragionevolmente prevedibile, ma è impossibile prevedere tutto; ciò vale già solo per cambiamenti "regolari" o "legali", figuriamoci per le furbate...
Tanto per capirci, sto pensando a quanto accaduto con l'introduzione della benzina verde e le problematiche alle valvole, ma soprattutto alle gomme di guarnizioni, paraolio e tubazioni, patite da motori dotati di gomme non pensate per resistere agli additivi della verde. Stesso problema, per dire, patito dai diesel nel momento in cui le normative hanno di fatto imposto una certa percentuale di biodiesel all'interno del normale carburante distribuito, e anche qui problemi alle gomme... E ancora, penso alle problematiche alle pompe ad alta pressione dei primi common rail quando furono introdotti i gasoli premium, a basso tenore di zolfo: quanti possessori di auto a gasolio presero a far nafta con quel carburante, ritenendolo più pregiato e raffinato, non sapendo che le sue proprietà lubrificanti erano tali da mettere in crisi le pompe ad alta pressione?
E' questo che mi preoccupa... io so che adesso le cinghie oliate tengono tranquillamente botta, ma chi mi garantisce che mia moglie, trovandosi per strada con la spia dell'olio accesa, non si fermi dal primo meccanico che gli mette poi dentro il primo olio che trova? Chi mi dice che la cinghia sia compatibile con il Motul che metterei dentro io, facendomi da solo il tagliando in casa?
No, grazie, preferisco la cinghia a secco.

Per amor di precisione, non sono a bagno d'olio ma lavorano in atmosfera oleosa, nel enso che stanno in un vano nel quale circolano i vapori d'olio provenienti dal basamento, i quali la tengono unta.
Concordo con le tue perplessità riguardo la tolleranza ai vari tipi di olio in commercio, ma spero che nel prevederne la durata, abbiano anche considderato questo aspetto.
In ogni caso, io dopo 10 anni la cambierei se non altro pensando ai danni che fa se si rompe
Mi spingo un po' OT: se le tolleranze nella scadenza seguissero la stessa logica delle cinghie di trasmissione degli scooteroni, ci sarebbe da stare tranquilli. Il meccanico mi ha detto che i costruttori indicano la sostituzione dopo un tempo che statisticamente è meno della metà della durata effettiva su (su un motore non truccato). Poi certo, il pezzo fallato può capitare, io con uno scooter nel quale andava cambiata a 20mila, ne ho fatti 46mila e quando è stata smontata non sembrava nemmeno consumata. Magari si sarebbe rotta di schianto di lì a poco
ciao

Le scadenze anticipate, con apparenti ampie tolleranze, servono per coprire quei casi in cui l'auto viene usata in modalità diverse dallo standard. Per dire, una cinghia data per 120000km o 5 anni (la maggioranza dei casi sino a pochi anni fa) può resistere ben di più sottoposta ad un uso normale con 10-20000km annui...
Se però l'auto viene usata molto poco con lunghi intervalli fra due avviamenti (la cinghia rimane ferma e prende forma, un pò come per i pneumatici che si ovalizzano), se viene usata in un ambiente molto polveroso (la polvere si infila tra puleggia e dente e logora la gomma), se viene usata in ambito urbano con frequenti avviamenti e con un lungo tempo di funzionamento al minimo (il minimo è di gran lunga il regime più stressante per una cinghia distribuzione), ecco che le tolleranze si riducono anche considerevolmente e il limite di 5 anni o i 120000km trovano perfettamente senso...

è vero ! Concordo appieno.
Il mio intervento voleva essere un poco di approccio filosofico e fatalista.
Purtroppo non possimo avere il controllo su tutto.
E purtroppo ancora per poter alzare la "soglia di tranquillità" inerente ai guasti della vettura oltre ad un certo valore, assistiamo ad una impennata dei costi.
Ovviamente il cambio della cinghia a 120k assicura una maggiore tranquillità ma questo comporta un esborso di denaro.
Dobbiamo necessariamente trovare il giusto compromesso fra la apprensività, finanze e corretta manutenzione.
Per chi ha le tasche piene sono certo che questi problemi non se li pone.

Se poi ci sforziamo di quantificare la probabilità di un evento aleatorio....non ne veniamo piu a capo.

Non ci resta che fidarci dei meccanici, del nostro intuito e confidare nella fortuna.

vero.
a questo punto occorrerebbe sapere le motivazioni che hanno spinto i meccanici a consigliare al nostro la sostituzione della famigerata cinghia alla metà del chilometraggio stabilito dalla casa.
Se a seguito di una costatazione diretta dello stato della stessa. ( l'hanno vista e hanno detto..."va che sta per andare" ), oppure a seguito di una valutazione dello stile di guida e delle condizioni di utilizzo del mezzo da parte del nostro tox82 dopo averlo intervistato.
E magari poi essendosi rifatti alle linee guida stilate dalla casa madre sulla base della modellizzazione dell'usura della cinghia in funzione dei diversi stili di guida.

La cosa che in ogni caso andrebbe fatta è SPIEGARE il perché delle cose.

Concordo, spiegare non guasta. In linea di principio la cinghia dei DV6 deve durare ALMENO 10 anni o 240000km anche con l'utilizzo più gravoso, sempre inteso come in assenza di rogne a dispositivi accessori (come la pompa acqua o ai tenditori) che guastandosi ne riducano la vita utile (e se non ricordo male i 1.6 HDi e TDCI hanno sofferto di problemi alla pompa acqua). Quindi il meccanico, posto che la casa non gli abbia comunicato che in quella serie di motori la durata si dimezza (come avvenne per i 1.6 twin spark delle Alfa del decennio scorso) e posto che l'utente non usi la C3 come trattore agricolo, non dovrebbe aver alcun motivo per consigliare una sostituzione anticipata.

Tiro su questa "vecchia" discussione perché ho chiesto ad un meccanico in merito alla questione della cinghia.

A quanto pare, Citroen prevede sì una durata di 240mila Km, ma "consiglia" una ispezione a metà vita per valutare la situazione.

Ma a quel punto tantovale cambiarla, mi pare di aver capito...

Sinceramente non ho capito bene cosa intendi. L'ispezione e' "naturale" facendo i tagliandi di routine: probabilmente e' prescritto ai 120k.
E' ovvio che da questa ispezione potrebbe venir fuori che la cinghia si trova in pessime condizioni, ed allora l'utente ha 3 alternative:
1) si fida di quello che gli hanno propinato e la cambia
2) la porta a ri-verificare da altro mecca
3) se ne frega altamente e ripassa dopo altri 120k (o agli anni della scadenza naturale)

Mi pareva di aver capito che per ispezionare la cinghia bisogna smontare un bel po' di roba... E che a quel punto con qualche decina di euro in più si cambia. Ho capito male?