Sembra che anche PSA, il primo produttore di motori diesel al mondo, debba lasciare questo tipo di alimentazione e il 1.5 BlueHdi sarà l'ultimo a gasolio. È già in regola con le nuove norme che entreranno in vigore nel 2020 e comunque avrà vita lunga. Le sue versioni sono da 75, 100 e 130cv quest'ultimo può essere abbinato al EAT8.

Rispetto al precedente EAT6 a sei marce, il nuovo otto marce è più leggero di 2 kg e consente di ridurre i consumi medi fino al 7%, grazie alla spaziatura dei rapporti e al nuovo software di gestione. È dotato della modalità di veleggiamento (Freewheeling), che consente di sganciare la trasmissione e ridurre ulteriormente il carico sul propulsore. Questa trasmissione è dotata della leva centrale a impulsi shift by wire e di paddle al volante.

Cioè PSA non farà più diesel ????
La fonte di tale notizia è PSA stessa o sono "voci" ???

Dimenticavo
https://news.autoplus.fr/PSA/PSA-Diesel ... 24550.html

Che la tendenza sia questa è sotto gli occhi di tutti e ciò è dovuto ad una politica errata che sforna 'regolamenti' antinquinamento euro 4, euro 5 euro 6 ecc ecc sempre più stringenti ma anche errati per certi aspetti ma largamente 'abbracciati' cosi da imporre una inutile e costosa (per noi utilizzatori) corsa all'ibrido, elettrico ecc ecc che porterà al nulla perché come detto in altri post non c'è sufficiente rinnovabile per tutti quindi i costi per l'elettricità poi c'è il problema delle batterie e altro insomma non è tutto oro quel che luccica!!!!

Sono pienamente d'accordo con te.

Penso che accanto al ibrido ci sarà anche l'incremento del gas. Psa magari potrebbe investire su dual fuel per diesel. Magari.

Il metan-diesel sarebbe il massimo......i dispositivi per farlo sono già esistenti offrirlo a prezzi più abbordabili sarebbe ottimo !!!!

Il fatto è che lo stesso Tavares è perplesso sul futuro elettrico delle auto e in un'intervista a Quattroruote ha posto le seguenti domande a cui nessuno sa rispondere

1) Qual’è la finalità ultima di tale transazione forzata verso l’elettrico?
2) L’energia necessaria a muovere le auto a batterie sarà del tutto pulita?
3) Davvero l’impatto ambientale di produrre e riciclare le batterie sarà nullo?
4) Avremo abbastanza terre rare per costruire gli accumulatori?
5) Siamo tutti favorevoli a un ritorno del nucleare?
6) Chi si farà carico della visione globale?
7) Non è che tra venti anni ci troveremo a dover risolvere aspetti che avrebbero dovuto affrontare ora?
E poi afferma che “…le regole non garantisco più neutralità tecnologica: seguono ragioni politiche…”
Eppure dal 2019 ci saranno in circolazione le prime auto elettriche targate PSA.

Nel frattempo godiamoci i nostri HDi/BlueHdi che resteranno ancora a lungo visto anche la nostra arretratezza nelle infrastrutture in generale, figuriamoci per quelle elettriche.
Una cosa è certa che se non ci fosse stato lo scandalo della truffa planetaria di Vag, di elettrico se ne sarebbe parlato sicuramente, ma tra 5/7 anni mentre ora è una corsa a presentare le proprie EV.... Sarà il fatto che nel 2020 le Case dovranno abbassare di parecchio i limiti di CO2 delle proprie auto immatricolate e entro quella data sarà un continuo sfornare di ibride, ibride plug-in e elettriche. Poi tra 10 anni si scopriranno altri fattori inquinanti derivati dalla notevole richiesta di energia elettrica e costruzione e smaltimento delle batterie.....

Scandalo che poi scandalo non è..........perché diciamocelo francamente hanno stabilito dei paletti più per mettere il bastone fra le ruote che non salvaguardare la salute pubblica che poi in America la "salute" è tutta a pagamento !!!! Meditate gente non fatevi sfuggire il 'macroscopico' poi è chiaro che il poco ortodosso metodo per superare l'ostacolo non sia stato onesto possiamo essere d'accordo, però controbilanciamo anche dicendo che dopo tanto danaro speso per lo sviluppo di motorizzazioni che vengono anzitempo sviliti anche questo non è onesto da burocrati che forse non capiscono o non vogliono 'capire' !!!!

In Germania il PM10 emesso dalle sigarette in un anno è di 6100 tonnellate contro le 6800 degli scarichi da traffico stradale. Basta questo dato per far capire che le auto diesel non sono le uniche fonti d'inquinamento. PSA ha depositato 200 brevetti per il nuovo 1.5 BlueHdi per farlo "rientrare" nei limiti stabiliti per il 2020.

Rispetto al BlueHDi 120 S&S che sostituisce all’interno della gamma questo nuovo motore diesel guadagna 10 cavalli di potenza, avvicinando le prestazioni di motori di cilindrata superiore come i 2.0. Grazie alla nuova testata a 16 valvole il propulsore BlueHDi 130 S&S mantiene la potenza ad alto regime, offrendo sensazioni di guida simili a quelle dei motori benzina. All’incremento di potenza si aggiunge anche quello dell’efficienza, visto che rispetto al suo antenato il nuovo motore riduce i consumi tra il 4 e il 6%, questo grazie ad un nuovo scambiatore ad alta efficienza e ad un sistema di combustione inedito dalla geometria brevettata.Il nuovo motore BlueHDi 130 S&S porta al debutto un evoluto sistema di antinquinamento che, con tre anni d’anticipo, è già in regola con le normative sulle emissioni degli ossidi di azoto (NOx) che entreranno in vigore nel 2020. Un sistema, che tratta le emissioni alla fonte e allo scarico, è divenuto anche più compatto raggruppando in un unico elemento il catalizzatore, la SCR (Selective Catalytic Reduction) e la SCR sul FAP. Per realizzare la nuova unità propulsiva BlueHDI 130 PSA si è affidata a una progettazione 100% digitale che ha permesso di diminuire il numero di prototipi necessari (da 100 a 7) e del tempo di sviluppo, oltre a poter simulare molteplici condizioni di utilizzo. Il nuovo motore è anche più compatto, con dimensioni tali che consentono la sua integrazione anche sui veicoli più piccoli del Gruppo PSA (quelli che poggiano sulla nuova piattaforma CMP). Le prestazioni del nuovo motore 1.5 BlueHDi con potenza di 130 CV sono vicine a quelle dei propulsori della gamma superiore. Migliorate le performance così come i consumi che, rispetto al precedente 1.6 BlueHDi 120, scendono tra il 4 e il 6% grazie a: riduzione della cilindrata e degli attriti, nuovo sistema di combustione a geometria variabile, aumento del ricircolo dei gas di scarico (EGR) grazie a un raffreddamento accresciuto.
Sul propulsore debutta il sistema antinquinamento BlueHDi di seconda generazione che tratta in maniera più efficace le emissioni NOx, anche grazie al nuovo posizionamento della SCR sul FAP vicino al motore. Inoltre, grazie all’eliminazione del’additivo FAP e la semplificazione della manutenzione, PSA ha ridotto anche il costo d’utilizzo a beneficio del cliente.
Per quanto riguarda la gamma dei nuovi propulsori diesel di PSA il BlueHDi 130 S&S, motore turbo a geometria variabile, sarà lanciato sul mercato a settembre 2017 sulla nuova Peugeot 308, mentre il BlueHDi 100 S&S, turbo a geometria fissa, arriverà a inizio 2018. A metà del prossimo anno si aggiungerà la versione commerciale 100 e 120 CV.
Il Gruppo PSA fa sapere che i motori BlueHDi 130 & 100 saranno su tutte le auto del Gruppo a partire dal segmento B2, in tutti i mercati che applicano la normativa Euro 6, oltre a Giappone e Corea del Sud.

Da Motorionline

Praticamente studi, investimenti, collaudi inutili secondo alcuni politici (aggiungerei ignoranti in materia)....E proprio la politica, come sostiene Tavares, che manipola tutto.

Manipola e rovina......rovina noi società!!

Già....
A proposito di metano diesel, viene usato in alcuni camion, ma non è mica la panacea...
Siamo governatore da idiots, che vogliono l'ibrido per prendere tempo. E l'elettricità, in futuro, come la produrremo?

Ma anche se, ipotesi fantascentifica, producessimo la corrente necessaria, ma dove si attaccherebbero tutte le auto?
Chi fa questi discorsi utopistici sull'elettrico, o vive in una villa e pensa che tutti vivano così, o è fuori dal mondo.
Mi piacerebbe chiedere a chi dice che bisogna passare all'elettrico, se ha presenti i quartieri nei quali ci sono centinaia di palazzi di 10 piani. Ognuno di questi palazzi corrisponde a centianaia di auto parcheggiate lungo marciapiedi e piazzali.
Dove si dovrebbero attaccare? (evitate battute facili grazie )
Nei pasei civili, stanno pensando di usare anche i pali della pubblica illuminazione per ricavare prese di ricarica, ma sarebbero sempre troppo pochi.

Anche rottamare (MALE) le auto produce un inquinamento altissimo.....che la smettessero di dire che le auto di DIECI anni (se ben tenute) sono insicure questo terrorismo commerciale è immorale!

La mia C4 Picasso che ad aprile farà 11anni la trovo molto più sicura di tante auto che escono dai concessionari oggi (tra l'altro ha avuto di serie dotazioni che ancora oggi la maggior parte delle auto non ha). Sì è Euro4 ma...il FAP non l'ho mai "dovuto" bypassare come molti fanno sistematicamente e con la manutenzione ordinaria, non penso di dover avere rimorsi sull'ambiente che mi circonda. E avendo un diesel, in quasi 230.000km, di sicuro ho emesso molte meno tonnellate di CO2 rispetto ad una C4 Picasso 1.6 benzina... Demonizzare il diesel a favore addirittura del benzina, per me è pura ipocrisia.

Il problema è anche che le guerre si sposteranno nelle zone dove abbondano terre rare (che servono per la costruzione delle batterie); già la Cina ne sta uscendo ricca e tante Case stanno cercando a tutti i costi di assicurarsi dei giacimenti per le loro auto. Terre estratte da miniere dove vi lavorano anche minorenni sfruttati, mal pagati e che certo non lavorano in un luogo sano. Questo già oggi...immaginiamo tra pochi mesi quando la richiesta aumenterà esponenzialmente visto che nel 2019 è previsto un boom di presentazioni di auto elettriche. Presentazioni sì ma chi le acquisterà (almeno da noi...). In Italia si dovranno per forza di cose costruire anche centrali nucleari per il fabbisogno interno. Già oggi parte della corrente arriva dalla Francia.....

esatto Traction67: ci sono paesi ricchi di litio e altri che lo ricavano con procedimenti che però richiedono mesi. Ovviamente fanno gola a certe e conomie e riprenderà il gioco della guerra per "esportare democrazia" prendendo magari come scusa il fatto che lì la gente lavora in condizioni deprecabili.

La produzione elettrica è il vero problema che le nazioni NON vogliono affrontare. Andate sul sito della Terna e cercate le stitistiche sulla produzione: l'ultima volta che le avevo scaricate si parlata di una potenza installata, in Italia, inferiore agli 80 GW e di una produzione oraria ovviamente inferiore (la potenza installata è quella teoricamente ottenibile nelle condizioni ottimali). Se 10 milioni di persone hanno un'auto da 80 kW (109 CV ) e la utilizzano a metà potenza per 2 ore al giorno, servono 80kWh pro-capite, quindi 800 GWh solo per i veicoli a motore: si tratterebbe di aggiungere centrali elettriche e soluziioni di generazione distribuita (i tetti fotovoltaici, per esempio) per dieci volte quello che attualmente è il parco di cenrali elettriche. Senza contare che la corrente prodotta o importata va distribuita e in questo entrano in gioco le linee di trasmissione -in gran parte gestite dalla Terna- che andrebbero moltiplicate di conseguenza (immaginate il territorio pieno di tralicci).

Quindi il passaggio alle plug-in è una follia che richiederebbe agli Stati cospicui investimenti e tanta ricerca.

Per questo spingono l'ibrido, che è l'unica soluzione in grado di far guadagnare tempo, dato che non richiede tutta quell'elettricità e attinge in parte al petrolio/gas naturale e in parte all'elettricità. Darebbe tempo di costruire centrali di produzione centralizzata e sistemi di produzione distribuita, sempre che le smart-grid di cui si vaneggia da anni funzionino davvero e a regime e senmpre che qualche terrorista non introduca un virus nei computer paralizzando una nazione...

con l'ibrido, man mano si può aumentare la produzione elettrica e andare verso l'elettrico plug-in, anche se ci sono i problemi suddetti. Inoltre una vettura ibrida pesa di più della corrispondente a motore termico, quindi consuma di più ed ha una resa peggiore...

Dietro al discorso ecologico c'è chiaramente una serie di interessi e di tendenza a guidare le masse con ideologie di comodo. Stesso discorso è quello del far cambiare continuamente le auto....

Direi che si stanno prospettando scenari quasi apocalittici sulla base di poco o nulla. Quando ero bambino c'erano dei film fantascentifici in circolazione che parlavano del 2020 come di persone che uccidevano con il pensiero o volavano in maniera autonoma....invece andiamo ancora a benzina o gasolio ed abbiamo bisogno dei proiettili per uccidere il prossimo: l'elettrico puro e' ancora pura utopia e se mai ci sara', si prenderanno le giuste contromisure. Non si puo' paragonare uno scenario futuro e/o furturibile con le tecnologie attuali. Poi chi lo sa...magari invece il futuro sara' l'idrogeno, forse anche la tecnologia verra' in aiuto con costi ed impatto ambientale sopportabile.



L'ibrido attuale e non plug-in e' la soluzione a quasi tutti i problemi attuali e futuri dei 2 lustri. Se tutti viaggiassimo in ibrido, consumeremmo da subito un 30% minimo in meno, quindi meno Co2, PM10 o PM2,5,ecc...
Peso? Mah....se confronti lo stesso modello di Yaris, vedrai un aggravio di circa 25kg per la Hybrid, a parita' di modello (ed in piu' hai il CA...!!!)
Consumo?? Beh, confronto improponibile, in quanto si arriva anche al 35% in meno di media, ma dipende dall'uso che uno ne fa: a 130kmh in autostrada non ci sarebbe differenza, ma su tutti gli altri percorsi, e soprattutto in citta', si puo' arrivare con un uso oculato, anche al 40% in meno di consumo. Prove tecniche fatte da parente strettisimo ed ormai da piu' di 1 anno d'uso continuativo!!

Sul discorso yaris.....
Roger i costi sull'immediato non sono sufficienti per una analisi completa!