Quella che hai pubblicato tu e' l'ultima serie, chiamata "Delta Integrale Evoluzione".
La HF 4WD e' stata la prima Delta (senza considerare la S4) con trazione Integrale. Non aveva le bombature sui passaruota.
La serie successiva fu la HF Integrale 8 valvole, 185 Cv e bombature sui passaruota.

Successivamente arrivò la Integrale 16 valvole, 196 CV. La si distingueva per la presenza della bombatura anche sul cofano motore.

Forse volevi scrivere 196 CV?

Si era come questa. Onestamente i CV non me li ricordo, mi ricordo che era duemila cc.
Anche i cerchi erano come quelli della foto.

bombatura anche sul cofano?

Si, e la strumentazione era gialla su sfondo nero, col manometro del turbo al centro.
La bombatura sul cofano non si poteva non notare.
Purtroppo non ho foto.

Con quei cerchi e la bombatura sul cofano era una Delta 2.0 i.e. Turbo 16v HF Integrale.
Pur mantenendo lo schema della trasmissione invariato su tutte le Delta a trazione integrale (tre differenziali con giunto viscoso centrale e torsen al posteriore), con l'arrivo della 16 valvole la ripartizione della potenza cambia. E' maggiore al retrotreno (53%), mentre sulle precedenti Delta era del 44%...capisco così il motivo delle tue derapate .
Le prestazioni erano al top. 220 Km/h e 0-100 Km/h in 6,1 secondi (prova Quattroruote agosto 1989).

Be roma Verona 500 Km in 3.5 ore son 140 Km/h!!!!

Si, ma di media, il che vuol dire andare sempre a 190-200 perché ogni sorpasso che ti fa rallentare, fa precipitare la media.

Peccato che non si può fare più.....fra autovelox tutor e soprattutto cretini con smartphone in mano......

......+ quelli che pensano di stare su una strada urbana.....

Io in 3,5 ore facevo nell'85 cz-na con Peugeot 205 gld.

Immagino Bidddo che ti sarai anche fermato a fare il rifornimento e li la media scendeva ancora...scusa e' vero, volevo dire pit stop
La Delta aveva un serbatoio di 57 litri e i consumi erano esageratissimi quando si spingeva.

Si, la sosta a bologna per rifare il pieno era obbligatoria e comunque arrivavo a Vergiate in riserva.

Relativamente le derapate, dava un grande senso di sicurezza perché aveva il comportamento di un auto a motore centrale. Intendo dire che quando iniziava a scivolare, lo faceva su tutte e quattro le ruote, per cui era tassativo impostare bene l'ingresso, poi non era necessario contro sterzare, bastava solo riallineare il volante e dosare l'acceleratore senza mai lasciarlo. E per fare questo bisogna ignorare l'istinto di conservazione che ti spinge ad alzare il piede.
Il problema è che quando tocchi certe velocità, e stai percorrendo un curvone a sinistra, la visibilità è poca, e il differenziale di velocità con gli altri diventa importante.
Non so se mi spiego.

Complimenti anche a Clod per il CZ-NA!

Dalla prova che hai pubblicato vengono fuori un paio di cose interessanti.
La prima è la frenata.
In quegli anni, poche auto a 100 all'ora frenavano sotto i 40 metri.
E la progressione del rumore interno.
4ruote si ferma a160, ma a velocita superiori diventava una cassa armonica...
Bello il rombo ma dopo tre ore si scendeva un po frastornati

Mi pare di ricordare che per arrivare da ranato i rifornimenti fossero tre. Sono passati quasi trent'anni...

Ti spieghi molto molto bene...ogni giorno ne salta fuori una nuova!
Il cambio, volendo cercare un difetto, era forse il suo lato meno riuscito. Ottima macchina comunque

Il cambio duro non me lo ricordo, anche perché stavo sempre in quinta piena
Mi ricordo invece gli ottimi sedili, importanti quando si va forte, e la pedaliera posizionata come si deve. Non come quella della mia Picasso che sembra fatta per uno che ha le gambe spostate a destra!

Il cambio era un ZF rinforzato, derivato dalla Thema Ferrari 8.32. Veniva criticato per avere innesti imprecisi e un po' lenti soprattutto nella guida sportiva.
I sedili erano i bellissimi Recaro in alcantara e tessuto.

Sono convinto che la telecamera posteriore non solo dovrebbe essere in dotazione a tutte le auto, ma dovrebbe stare sempre accesa. Vi racconto cosa mi è successo a Roma.
Sono fermo in coda ad un semaforo. La strada è in salita.
io sono il primo della fila, dietro di me, ovviamente a pochissima distanza segue un'altra auto.
Mentre aspetto il verde, per caso vedo passare nel retrovisore un ciuffo di capelli che sporge appena dal bordo inferiore del lunotto.
Penso ad un bambino e invece è un disabile in sella ad una macchinina che, invece di passarmi davanti nello spazio riservato all'attraversamento pedonale, si è infilato al centimetro, tra me e la macchina che mi segue.
Cosa sarebbe successo se al verde, lasciando il freno, fossi andato, come è normale che accada, qualche cm indietro?
Avrei colpito sicuramente quell'imbec.. quella persona.
Ma come ci si difendere da simili eventi??? Sarebbe stata sicuramente lesa maestà!!! apriti cielo... peggio che toccare un ciclista!
Vabbè, lasciamo un attimo da parte i deficenti, può sempre capitare che un bambino, che è più basso del lunotto, possa incoscientemente trovarsi dietro alla macchina ed essere completamente invisibile. Anche in questo caso, la retrocamera sempre accesa, renderebbe vigile chi sta ignaro al volante.
Cosa ne pensate?

Concordo pienamente su tutto quello che hai detto.
Reputo che prima di tutto sia fondamentale avere sempre la massima attenzione su tutto e tutti quando si e' al volante.
Sensori e retrocamere, oltre ad essere degli ottimi aiuti durante le manovre, sono anche degli ottimi strumenti di sicurezza attiva.
In merito proprio al tuo episodio di oggi, basterebbe "inventare" che a vettura ferma e senza pedale del freno premuto (ovviamente senza retromarcia inserita) siano attivi i sensori e la retrocamera.
Nel tuo caso appena tolto il piede dal freno, grazie alla segnalazione dei sensori e della eventuale retrocamera, ti saresti ancor prima accorto della presenza di un "imbec..." incollato alla tua Picasso.

Diciamo francamente che con le auto di oggi si ha una veduta posteriore piuttosto limitata e tutto ciò che può essere d'aiuto........poi se vogliamo parlare delle disattenzioni dei pedoni........