Preferisco senza dubbio la 2.24.
La Karif la trovo anonima, e la Shamal sgraziata.

A me la Shamal piaceva, anche se in effetti un po' "Tamara". Disegnata da Marcello Gandini, prodotta in soli 369 esemplari e dotata del V8 3.2 biturbo che venne successivamente utilizzato sulla 3.200 GT.
Le quotazioni di questo raro modello sono in continua ascesa.

A cavallo tra la 224 e la Ghibli venne proposta anche la Racing. Prodotta anche lei in poche unità e accreditata di 283 CV, ha un discreto valore collezionistico.

De Tomaso la sapeva lunga... faceva montare interni di pregio anche su una racing, dove chiunque altro avrebbe messo sedili neri con le impunture rosse. Invece il tema dominante di Maserati deveva essere l'eleganza. E aveva ragione.
Trovo bruttino l'alettone posteriore (avrei preferito una soluzione tipo Thema 8.32) e aggressive (ma gradite) le prese d'aria sul cofano.

Lo Spoiler (più piccolo) e le prese sul cofano (stile Naca) comparvero per la prima volta sulla versione "Si". Anche quella mi piaceva. La aveva il papà di una mia amica. La vendette a poco più di 10.000.000 lire perché non la usava più. Aveva 8 anni e 35.000 Km. La usava pochissimo e solo nei fine settimana. Era praticamente nuova. Feci di tutto per convincere mio papà per prenderla...ma nulla da fare. Quando pensavo di averlo convinto, si mise di mezzo mia mamma e disse: " MA NON CI PENSATE NEMMENO!!! ".
Che delusione .

Immagino la delusione, ma probabilmente erano comprensibilmente preoccupati dei costi di gestione e manutenzione.
Una Maserati non si poteva portare da "Mario" sotto casa...
La livrea metà rossa e metà nera era una caratteristica delle De Tomaso

Bidddoooo, sembra che lo fai apposta. Tiri fuori tutti i miei vecchi amori. La Mini Turbo De Tomaso era un' altra che mi faceva perdere le bavette da neopatentato

A chi lo dici... quando sostituii la 126 Giannini, il match finale fu tra la Mini De Tomaso e la X-1/9.
La spuntò la seconda perché sia perché la trovai ad un prezzo interessante presso un concessionario che si era stufato di tenerla in esposizione sia perché il 3 cilindri non mi convinceva.
Però la piccola De Tomaso mi intriga ancora, perché doveva essere divertentissima da guidare.
La De Tomaso andava guidata così perché non rollava per nulla, era quasi un kart

Jerry Calà al Vip Club in vacanze di Natale 1983

..." non sono bello, piaccccio"
Quel film penso di averlo visto 100 volte, conosco quasi tutte le battute a memoria
Tu sei della generazione Mini DeTomaso 1.3 aspirata, io 1.0 Turbo
Vuoi fare una gara?

Ma volentieri!!!
io preferivo l'aspirato, che poi è era il motore Leyland montato sulla Mini Cooper 1300 che era una vera piccola bomba.
Se non ricordo male, lessi sulla prova di 4ruote che il motore Daihatsu aveva un contralbero di equilibratura ma, pensando ai regimi che tenevo con la 128 rally di mio padre, tutto questo cinematismo in elevata rotazione non mi convinceva. L'1.3 fiat invece reggeva senza problemi la terza a 120 (l'inizio della zona gialla a quasi 6500 giri) che era la marcia che si usava di più

Allora...da prove Quattroruote:
Mini De Tomaso
158,2 Km/h
0-100 Km/h in 12,4 sec.
400m in 18,3 sec.
Mini Turbo De Tomaso
164,460 Km/h
0-100 Km/h in 9,8 sec.
400m in 17,1 sec.
Stai attento! Solo le tue qualità da pilota ti possono salvare
Eventualmente posso toccare la waste gate della mia IHI?

C'era il dato della ripresa?

Mini Tomaso
Sul chilometro:
con partenza da fermo: 34,5 sec.
Ripresa da 30 Km/h: 39,3 sec. (in IV)

Mini Turbo De Tomaso
Sul chilometro:
con partenza da fermo: 32,2 sec.
Ripresa da 30 Km/h: 36,7 sec. (in IV)
...tieni conto che sto pasticciando con la turbina

Bravo! hai scelto bene

Temo che mi fregherai comunque .
Le mie modeste doti da pilota e il comportamento su strada della tua 1.3, giudicato migliore, decreteranno la tua vittoria! Mi vedo già girato dopo poche curve

Per andare forte i numeri contano, ma è tanto importante l'integrazione uomo macchina. Se tu dovessi fare un pezzo di strada velocemente, sono certo che andresti più forte con la tua Xsara della quale conosci le reazioni, piuttosto che con un'auto più potente ma nella quale siedi da 5 minuti. Questo perché manca quell'armonia col mezzo che viene solo col tempo, e quando l'hai raggiunta, non pensi più a quanto stai andando, né guardi più la strumentazione perché è come se le ruote fossero i tuoi piedi. Per cui vai forte e basta, e non ti concentri più sulla risposta degli organi meccanici perché il fattore più preoccupante diventa quello meno conosciuto, e cioè le condizioni del fondo, le uniche che ti possono tradire.

Di che auto stiamo parlando?

Il tastino sopra è l'overdrive?

o è quello del sedile eiettabile di 007?