Poi sinceramente un Rallysta che gareggia con un' auto con tre posti anteriori...mmmmmm, non la vedo
Più una soluzione da Ducato

In effetti i sedili hanno sempre avuto una grande importanza nella scelta dell'auto, ricordo i sedili della mia Peugeot 304, si reclinavano fino a incastrarsi sotto al divano posteriore in modo da creare un unico piano, e come se non bastasse la mia 304 era la versione con cambio allo sterzo!

Sulla 304 non era frequente il cambio al volante.
Era così?

si biddo, esattamente quella che era la versione primo restyling, cruscotto con strumenti circolari e fanalini posteriori più grandi che integravano anche le luci di retromarcia, conservava però il cambio al volante della prima versione. Successivamente portarono il cambio a cloche

In tema di memorie motoristiche, ecco una mia foto anni '80 dopo aver percorso una prova speciale del Rally Colline di Romagna con la mia 126 Giannini 700

Alla grande!!! Queste sono le foto che voglio vedere! Passione pura!
Però non credo che in quella occasione tu non abbia "combinato" qualcosa delle tue... racconta tutto! Non si vede tutta l'auto...era intera?

Sì, l'auto tornò a Roma intera
Non partecipai ufficialmente, mi divertii a fare alcune ricognizioni lungo il percorso, simulando la gara per testare la mia resistenza allo stress.
Il Rally si svolgeva alla fine di un caldissimo luglio. Le ruote alzavano un tale polverone che dovevo tenere i finestrini chiusi altrimenti sentivo la terra sotto i denti...
La 126 non aveva bocchette, per cui per aumentare la ventilazione avevo scoperto che sfilando del tutto il portacenere dal cruscotto, dal buco che restava, entrava un bel flusso d'aria.
Al termine dei due giorni del rally, la polvere era entrata dappertutto.
Per dirti quanto, le maniglie interne delle portiere presentavano striature di polvere bianca lungo il pannello interno nel senso della velocità, perché quando si va forte, anche l'aria all'interno dell'auto acquista inerzia.
Ricordo che avevo le cinture senza arrotolatore e le regolavo strettissime perché essendo leggero, mi dovevano trattenere schiacciato al sedile quando la macchina prendeva i dossi e ricordo la pressione che facevano sulle mie spalle quando saltavo. Senza quelle cinture avrei dato una testata al soffitto.
Prima di tornare a casa passai agli spazzoloni per non far preoccupare la mamma che mi aspettava affacciata alla finestra

Lo sapevo...lo sapevo che qualcosa lo avevi combinato!
Anche il portaoggetti davanti la leva del cambio era bello pieno di terra?
Che sedili montavi?

I sedili erano quelli di serie, per cui la tenuta era simile a quella di una sedia del soggiorno ma io avevo scoperto che potevo sfruttare l'inerzia del mio peso (che mi faceva scivolare avanti), durante le frenate.
La 126 non aveva né servofreno, né freni a disco, per cui, soprattutto nelle staccate su asfalto, bisognava premere veramente con forza per arrestare la macchina. Allora, come dicevo, contrastavo l'inerzia che mi faceva scivolare in avanti puntandomi sul freno, ottenendo così una maggiore pressione di quella che riuscivo a fare con la sola forza della gamba. Mi rendo conto che sono cose difficili da comprendere se uno non ha mai guidato al limite un'auto progettata nel 1970 ma che ricalcava un'idea del 1957...

Dalla foto mi sembra di vedere che c'era il poggiatesta.

Complimenti per l'osservazione
Sì erano poggiatesta di quelli che si infilavano sullo schienale del sedile.
Non erano regolabili ed erano lunghi circa mezzo metro perché in pratica ci poggiavo la schiena.
Non sono riuscito a trovarne una foto, sono troppo preistorici

Li ricordo. Anche sul Quattroruote facevano la pubblicità

...simili a questi

I miei erano simili a questi ma in un corpo unico, non regolabili in altezza e più inclinati in avanti come si intravede dalla mia foto.

Questa invece è una Fiat 130 coupé ancora perfettamente marciante (partecipa regolarmente ai raduni ed è iscritta ASI) di mio zio. La vettura ha appena festeggiato le 45 primavere (è del 1974) e mi sembra sempre uguale a quando ci montavo sopra da piccolo.

Resta sempre una bella signora!
Ecco uno degli allestimenti interni. Si poteva avere in pelle o in panno tipo velluto.
Le bocchette rotonde dell'aria erano come quelle della 128

Erano !!! Quelle della 128 !!! Se non erro!

Molto bella, tra le Fiat più belle prodotte
Ricordo che ne parlammo tempo fa al bar. La matita di Pininfarina è inconfondibile. Ricordo che parlammo della somiglianza con altre vetture sempre disegnate da Pininfarina...Ferrari, Rolls Royce...
Per esempio la Ferrari 412...

...e la Rolls-Royce Camargue

Per essere più precisi ancora prima Ferrari 400, poi 412.