In quella 130 copuè c'era (e c'è ancora bella lucida) tanta radica... aveva un suo fascino (lo ha tuttora)...

Linee tese e spigolose indiscutibilmente anni '70
Secondo me ha ben poco dello stile di Pininfarina.

Proprio nello stesso periodo Pininfarina firmava la 504 spider nella quale il suo stile è senza dubbio presente

Mannaggia Bidddo...non c'è verso di farti cambiare idea sulla 130 Coupé. Ti aspettavo
Dai che è bella...convinciti

A me piaccino le linee morbide e originali.
Di Pininfarina apprezzavo questa, che centra poco con le precedenti, e forse pochi conoscono si tratta della PFX.



Ma rimanendo attuale pure in tema ecologico, mi piace questa,
si tratta della Battista, una elettrica sportiva:

La PFX piacerà ad Alphafly .
Particolare il posizionamento a rombo delle 4 ruote (solo la posteriore di trazione).

La disposizione delle ruote a poligono romboidale era pesante da digerire anche per quelli più avvezzi alle novità.
Il motore era un piccolo quattro cilindri Fiat di 1089 cc da 43 Cv.
Facciamola vedere pure dietro perché era veramente singolare.

Simpatica ma devo capire la ciclistica ovvero riuscire ad intuire il comportamento su strada !

Clod, praticamente come una Vespa... però con le rotelle

Paragone.....calzante!!!

Interessante la disposizione delle ruote a rombo... anche se non ne intuisco i vantaggi rispetto alla disposizione tradizionale.

La 130 dello zio l'ho guidata qualche anno fa ad una sfilata di auto storiche... è ancora molto elegante e comoda, anche se rispetto alle "astronavi" di oggi parela palncia pare spoglia e disadorna... inoltre beve come un alcolizzato incallito... però il motore... che rombo!

La voce del motore era inconfondibile, io la riconoscevo pure senza vederla

Quel motore venne progettato dall' Ing. Aurelio Lampredi. Un personaggio illustre nel campo della progettazione di motori da competizione e di serie ( https://it.m.wikipedia.org/wiki/Aurelio_Lampredi )
Lo si ricorda per il suo "Bialbero Lampredi" ( https://it.m.wikipedia.org/wiki/Motore_bialbero_FIAT ).

Fino alla fine degli anni 80 ogni motore aveva la sua voce e chi aveva orecchio e passione riconosceva qualsiasi motore senza vederlo e se aveva un orecchio fino, si capiva pure la versione.
Poi, forse a causa dei catalizzatori, è stato sempre più difficile riconoscere un'auto senza vederla.
Oggi credo si possa riconoscere la voce del motore solo di un ristrettissimo numero di auto sportive.
Ricordo che le marmitte Abarth e Giannini avevano una tonalità di scarico diversa, la Giannini aveva un rombo quasi da moto, l'Abarth invece era più aperta, forse aveva meno contropressione. Già..., la contropressione... che faceva discutere molto al bar degli smanettoni un aspetto determinante ai fini della curva di potenza erogata.

Purtroppo le norme antinquinamento, sia in termini di emissioni di inquinanti ma molto in termini di emissioni acustiche, hanno "zittito" da molti anni i motori delle automobili .
Quando ero piccolo era abbastanza facile per tutti riconoscere il suono caratteristico di molte auto...Fiat 500 e 126...2 CV e Dyane...Maggiolino...Mini Cooper...Alfa Romeo Alfetta...Ferrari 308 GTB... che tempi!!!

Negli anni '80 la Fiat decise di abbinare al suo noto motore bialbero non un turbo, ma bensì un compressore volumetrico (sulla 131 rally, sulle Lancia Beta, Trevi ed HPE "Volumex" e sulla Lancia Gamma coupé). I consumi salivano parecchio... le prestazioni non altrettanto... sicchè questi modelli uscirono di produzione presto... per questo oggi sono una rarità nel mercato delle storiche e chi le ha se le tiene strette perché valgono parecchio.

Ti dirò bidddo oggi non è solo il rombo dei motori a sembrare uguale per tutte, anche le linee stanno diventando standard, suv, minisuv, grandi suv, ma come erano belle le berline di un tempo con tutte le loro differenze!

I regolamenti odierni lasciano poco spazio alla fantasia dei progettisti...