Tutti giovanissimi qui eh?
Tranquilli... il più vecchio sono io che mi ricordo le frecce a bacchetta...

Maggiolino


Lancia Ardea

666; 66 primavere fatte lo scorso giugno

Complimenti Massimo!!! Te li porti bene...

Gostilna Sivi Caven in Slovenia http://www.gostilna-sivi-caven.si/it

buongustaio

quella che si intravede dietro tra la Moto Guzzi e la bilancia dovrebbe essere un'affettatrice di quelle che stavate discutendo prima.

E' questa!

Quelle che ho visto nelle pagine addietro, sono delle bellissime auto non c'è che dire. Robuste e pesanti peccato che paragonate alle vetture di oggi si possano considerare delle bare.
Vetture che forse guardavano al " lusso" e anche un po' al futuro. In quegli anni non esisteva nessuna idea di sicurezza, ne dà parte di chi progettata le vetture che abbiamo visto, 1500,1800, 2000 ecc ecc, Fiat o meno basti pensare al dado che fissava il volante di alcune vetture sportive che era vanto di lucidità cromature e finitura comprese le razze in acciaio forato, che però ti sfondava lo sterno al minimo urto, o alle massicce plance in acciaio con sportelli a molla....fino ad arrivare alle supellettill col cagnolino che muoveva la testa, il cui contrappeso in caso di incidente si trasformava nel sasso che uccise il gigante Golia.Tantomeno per i pedoni che potevano essere investiti ne uscivi se andava bene veramente malconcio da paraurti in acciaio massiccio anche se bellamente cromato.
Poi un giorno ha iniziato l'allora volvo a parlare di sicurezza delle vetture, sia internamente che con impatto esterno. Una renna pesa molti Km e da li si è sviluppato tutto lo studio sui vari sistemi. Perciò belle bellissime ma nessuna nostalgia, stare al loro interno in caso di incidente era come essere all'interno di un carro armato, tutta l'energia cinetica te la beccavi appieno, quando non erano i vetri a terminati.
Una nota l'europa è il continente ancora oggi più evoluto sotto il punto di vista della progettazione in sicurezza...gli stati uniti USA ancora no, non del tutto. In fondo è nato li l'idea di usa e getta.

E con queste massime di massimox possiamo chiudere il topic

A me le auto vecchie piacciono e il rischio (per me) è il sale della vita.
E non solo in campo automobilistico
Dicono che i gatti abbiano sette vite, non so quante ne abbiano gli umani, ma io ne ho già consumate parecchie

Concordo, l'importante è che tu non sottovaluti mai il rischio, che nella vita bisogna prendere qualche rischio lo sanno tutti, il difficile sta nel riuscire a capire quando invece è meglio evitare un pericolo.
Perciò tutto parte dalla conoscenza, sai che una macchina è pericolosa, calcoli il rischio e vai.......
Se parliamo di auto una delle mie prima macchine era una triumph spitfire MK II bassissima piccola "tutta" lamiera lasciavi fuori spalle e testa quando guidavi ed i camion non ti vedevano quante suonate e strombazzate ho sentito quando li superavo. Ecco a cosa mi riferisco come "bare"
Eccola.
La mia al posto del logo centrale sul volante aveva un dado ceco da 30 e cromato una figata, l'avevo sostituito io perché era veramente figo.

Il rischio non lo sottovaluto Massimox, però la questione è che ognuno di noi dà al rischio un peso diverso.
Quando vado forte con la macchina (dove non metto in pericolo nessuno), la mia attenzione non è sul fatto che mi possa far male, ma sul come possa fare la curva che mi si presenta, al massimo della velocità senza danneggiare la macchina.
Il fatto che mi possa far male non mi viene in mente nemmeno quando sto cercando di recuperare una sbandata perché ho esagerato troppo, per cui la mia attenzione è tutta sul come salvare la situazione...
Tante volte ho perso il controllo e, per fortuna o per bravura, sempre mi è andata bene. Con le due ruote invece ho collezionato una serie di fratture...
Capisco benissimo le tue sensazioni perché alla fine degli anni '70 guidavo questa che è bassa più o meno come la Spitfire.

Ricordo che la mia testa era all'altezza delle ruote dei camion e il grosso tubo di scappamento che guardava sempre dalla mia parte, era all'altezza del mio naso.
Quando in estate capitavano delle code, era una tortura Perché non potevo certo chiudere il tetto, avendo il motore dietro la schiena che arroventava l'abitacolo, sarei morto di caldo...
Oggi auto del genere, per quanto mi riguarda, sono inguidabili.
Primo perché vanno troppo piano, secondo perché sono troppo scomode.
Quando sono passato dalle piccole auto sportive, alle familiari con le marce lunghe, mi sono reso conto che potevo fare Roma Nord - Milano Melegnano in 3 ore e 3/4 senza essere rimbambito dal rumore e dal caldo.
Che tempi...

Mi sembra la x1.9 della Fiat se non erro. Se non ricordo male però aveva già la carrozzeria con componenti in plastica (nome generico). E si effettuava già i crasch test. Comunque capisco cosa scrivi. Io guidavo una Suzuki 380 due tempi frizione a secco un vero razzo in ripresa non ti stava dietro nessuno.
Nella concentrazione per percorrere delle curve delle derappate ci stanno dei calcoli che eseguiamo senza accorgerci ed impariamo a trovare la corda per non sbandare e sappiamo che quella è la velocità massima per non rimetterci l'osso del collo. Anche questo è un calcolo del rischio che deriva dalle conoscenze del mezzo della pista o della strada e dall'esperienza. Offrontare un pericolo riconosciuto senza valutarne i rischi questo è " mortale"

Si era la X1/9 ma non aveva parti in plastica e pesava parecchio, per cui a dispetto dell'aspetto... era lenta.
Quella coetanea con la carrozzeria in vetroresina era la Bagheera (Matra-Simca)
Ho ancora nelle orecchie il sound della 380 2T e ricordo le fumate che faceva in accelerazione a freddo...



Per chi non ricorda (o non conosce) la Suzuki 380: musica per le mie orecchie!

Già la bagheera, se non ricordo male l'unica sportiva a tre posti. è durata poco era solo carrozzeria e nemmeno delle più belle.
Fumo azzurrino con odore di olio sella piatta, ma sopratutto niente freni, paragonati a quelli di oggi i due tamburi erano poco efficienti. In accelerazione un fischio arrivava a 7500 giri in un attimo. Non ricordo una cosa.....oramai la teresina......non aveva il premiscelatore olio benzina (??), dovevi fare miscela al 2%.all distibutore o con il barattolo., graduato.
Almeno così mi sembra.

io la Matra Simca Bagheera la ricordo da bambino....ancora non avevo maturato l'interesse per la meccanica e la tecnologia. Però era originale ...

La suzuki 380 aveva il serbatoio dell'olio, la miscelazione avveniva automaticamente e ad un tenore superiore al 2%

La bagheera aveva un interno molto moderno per l'epoca e singolarmente originale coi due posti passeggeri gemellati.
Non mi è mai piaciuta l'idea della radio in verticale.

Io di quelle auto, per mia fortuna ne ho possedute e tuttora ne possiedo qualcuna e sono impagabili per le sensazioni che restituiscono alla guida.
Non trovo giusto paragonare l'attenzione per la sicurezza di 30/40 anni fa con quella di oggi, anche allora si faceva il possibile per le tecnologie e le conoscenze che si avevano e hanno contribuito a dove oggi è arrivata la sicurezza delle auto.
la sicurezza delle auto che non è da confondere con la sicurezza della guida.
Mi è stato insegnato che il migliore sistema di sicurezza sta nel piede destro per le auto o nel polso destro per le due ruote.
in pista o quando si guida veramente non penso al rischio ( che c'è sempre perché intrinseco nell'auto qualsiasi auto anche moderna) ma alla guida, dove frenare come frenare la corda della curva come gestire il tutto portando più velocità possibile.
stessa cosa per le moto, ne ho avute di varia tipologia, anche una rg 500 gamma o una gsx 1000 per le gare stok, e qualche vita l'ho spesa anche io per assurdo forse proprio quando non stavo cercando il limite del mezzo.

Grazie bidddo era un dubbio, i ricordi a volte hanno delle falle. Per quanto riguarda la radio vero una cosa poco proponibile, Come quella della citroen gs nel tunnel centrale in maniera longitudinale il sistema cassette si riempiva di schifezze e polvere.
Angelo, fortunato tu se hai ancora la possibilità di guidare cimeli del passato. Purtroppo devo dirti che non vi era visione di sicurezza per le vetture dell'epoca di cui scriviamo, ne tantomeno per i pedoni dell'epoca. Basta fare una analisi delle carrozzerie tutte spigoli e molto alte, gli interni che non avevano nessuno studio antropometrico e i dispositivi di comando che certo non erano ergonomici. Tutte queste cose sono venute dopo. Ciò non toglie che erano delle belle e funzionali macchine, funzionali ad essere "macchine". Ora la progettazione è completamente differente, parte dall'uomo e da ciò che gli sta intorno. Se avremmo fortuna potremmo parlare delle vecchie macchine auto di oggi tra 10/20 anni, magari scopriremo cose nuove. Questo è un augurio chiaramente ogni epoca ha il suo vissuto.
Ciò non toglie nulla alla Giulietta 1300 col faro centrale all'appia e a tante altre auto i cui possessori devono essere orgogliosi di poterle guidare al giorno d'oggi.