Mah quello dei 2 tempi?
Non è odore, è profumo di velocità e accelerazione
Come quello delle gomme surriscaldate o bruciate

A proposito di profumo di motori, le moto due tempi della fine degli anni '70 erano qualcosa di eccezionale.
Il seguente filmato mostra una Suzuki 380GT.
Una moto in grado di soddifare a pieno quattro dei cinque sensi:
la vista: era molto bella;
l'olfatto: emetteva un inebriante profumo azzurro;
il tatto: il motore trasmetteva la sua anima sotto forma di vibrazioni;
l'udito: il suo rombo irregolare era semplicemente esaltante.

concordo e ricordo bene le vibrazioni trasmesse dal nervosismo di quei motori...

Io preferisco la generazione dopo dei 2 tempi da strada, dalla RD 350 in poi con i 500 e 400 a tre e 4 cilindri.
Ho posseduto una RG 500 gamma, il top per quella generazione

l'RG500 Gamma era quasi una moto da pista.
Ammissione a disco rotante (chi sa capisce) e valvole di scarico

quattro cilindri in quadrato come le ufficiali in motoGP.
il suo sistema di alimentazione le dava la possibilità avere alti regimi di rotazione, in compenso non era semplice dosare il gas come su un lamellare.
devo dire la verità l'ho pesantemente elaborata e in pista a Monza (circuito ultraveloce non proprio adatto alla moto) qualche bella soddisfazione me la sono tolta

Avevo il sentore che tu fossi peggio di me

già, e voi due mi fate una grande invidia!!!

Però ricordo il lamellare....quendo ero ragazzino se ne parlava!

Elefantino se ti elencassi tutte le ossa che mi sono rotto per andare forte, forse ti passerebbe l'invidia... ma non a caso uso il condizionale, perché se uno ha la passione per la velocità, i dolori si dimenticano presto. Anzi, tutte le volte sono stato immobilizzato, non pensavo al male che mi ero fatto, ma ripassavo mentalmente fino alla paranoia dove e perché avevo sbagliato.
Comunque sono finito al traumatologico sempre per colpa delle due ruote
E' vero, dopo quando si risale in sella si va più piano, ma solo perché la frattura fa ancora male e il medico aveva sconsigliato di abbandonare i bastoni canadesi

hai ragione, ma in effetti invidio le cose che avete fatto, i motori che avete fatto ruggire e quelle tenologie, oggi quasi deprecate, che mi ricordano la tenerà età...
Per me motore significa ancora quello: puzza di benzina, olio bruciato, gomme che stridono, rumori e vibrazioni sotto al sedere e al manubrio

Anche se io le poche ossa che ho rotto...paradossalmente le ho schiantate per episodi banali
Per il resto, qualche leggero trauma sportivo, ma calcistico...

elefantino, invidia è un po troppo
diciamo che ci si è tolta qualche soddisfazione, oggi nel campo motoristico c'è meno varietà e questo mi dispiace molto.
per esempio ho provato per 6 mesi un'auto particolare come la Mazda RX7 del 1998, me la ricordo ancora e questo è gia molto.

per le ossa rotte, si qualcuna per i motori e altre per lo sport anche se sono stati più i traumi e i punti di sutura

Angelo,
c'è meno varietà per ragioni di economia.E pensa che Sergio Marchionne alcuni anni fa teorizzò un unico motore per ogni segmento di auto, da condividere tra tutti i costruttori: il massimo dell'economia produttiva e della semplicità di intervento, ma di fatto la morte della creatività e dell'ingegno.

la teoria dell'unico motore è una boiata assoluta,non che Marchionne sia nuovo a uscite di questo tipo.
si hai ragione anche se forse, un altro motivo è che la ricerca costa, costa molto e è più facile evolvere motori già esistenti che osare e inventare.
senza contare tutte le nuove normative sull'ambiente....ma questo è un altro discorso.

Visto che si parla di moto, io ho una aprilia Red rose 125 e una Moto Morini excalibur 350, mai rotto ossa ma solo perché io sono una specie di pachiderma, della moto apprezzo la praticità nel traffico ma ho sempre temuto le due ruote, da buon pachiderma ho sempre apprezzato il confort delle idropneumatiche Citroen.

eh, purtroppo con le due ruote non bisogna farsi prendere la mano, altrimenti prima o poi si fa il volo: se va bene sulla strada, se va benissimo sull'erba, se va malissimo....dritto in cielo

La Morini è una sorta di Custom o Chopper..... Non la conoscevo...

oopps, è quella col cerchio pieno dietro?

oopps ti piacciono le custom, la red rose era forse l'unico custom 125cc 2 tempi da quello che scrivi sono adattissime al tuo stile di guida.
non sono il mio tipo di moto.

Elefantino non solo con le moto, forse con le auto è anche più facile incorrere nell'errore di guida.
con le moto ho imparato a leggere nella mente di chi mi stava in torno sia altre moto auto o Tir, il che mi è servito sempre molto anche se a volte non riesco a capire le intenzioni dell'altro.

Si Bidddo, quella col cerchio pieno e i carter motore cromati, questi ultimi purtroppo con segni degli anni.
Si Angelo FF mi piacciono le custom perché hanno una linea senza tempo, il motore della red rose però era piuttosto "insolito" per una custom, considera che è il Rotax 123 con valvola rave pneumatica montato anche sulle Aprilia AF1 ed RS 125, credo sia stato il motore di Max Biaggi quando correva in 125. Tutto sommato anche il motore dell'excalibur è abbastanza pepato, 34 cv per un 350 dell'epoca non sono proprio pochi. Alla fine l'unico ad essere tranquillo sono solo io, fosse per me monterei le idropneumatiche anche sulla moto.

infatti, per questo scrivevo "insolito" conosco il Rotax 125 della AF1 forse quello della RS aveva già la valvola allo scarico a controllo meccanico al posto di quello pneumatico di primi.
Erano i 125 della mia adolescenza e conosco bene le loro prestazioni, hanno accompagnato l'ascesa alle cilindarte importanti ho iniziato con la Gilera un KZ poi un SP01 praticamente una 125 da sp con targa, per poi passare a Aprilia tuareg 250 (il 2 tempi) e alla rd 350.

I 32 CV non erano così consueti per una moto da strada, però ricordo quando rimasi (e quanto...) stupito leggendo i dati di una aprilia 125 raffreddata ad acqua, da competizione presumo ... in vetrina nella concessionaria che c'era in corso sempione a Milano: erano i primi anni '80: dichiaravano una trentina di CV