mi dispiace ma ti sbagli, alle auto moderne va evitato di togliere l'alimentazione alle centraline nel modo piu' assoluto .

Scusate ma non capisco. Mi sembra che si faccia sempre alla vecchia maniera, una volta si usava staccare la calotta dello spinterogeno come antifurto per le macchine che stavano in strada magari ferme un paio di giorni. Tanto bastava poi riattacarla,due minuti e via. La stessa cosa avveniva allora per lo stacco del polo della batteria per preservarne un po' di più la carica. Oggi dobbiamo contare due cose, quando si utlizzavano questi metodi arcaici non vi erano consumi nelle macchina, non vi era nessuna elettronica, oggi le macchine hanno due tre centraline che controllano di continuo i vari paramentri, le stesse centraline gestiscono il consumo dell'energia su due o più step. Il primo stacca corrente su tutto quello che non serve per mantenere la possibilità dell'avviamento, il secondo analizza la batteria e se diviene insufficiente per l'avviamento mantiene in tensione le parti essenziali, appunto le epron le cpu, ecu ecc. ecc. e chi più ne ha più ne metta (teniamo conto che il consumo di questi sistemi è irrisorio e che la batteria anche a 12 vol e meno è in grado di mantenere attive le memorie prima menzionate) Senza poi contare che togliendo completamente tensione al sistema per più tempo equivale ad un hard reset. Fare questo di continuo non fa un gran bene come ti ha suggerito più volte anche bozen. Perciò le cose sono due, più "moderne" i manutentori di carica elettronici con analisi continua dello stato delle batterie, collegabili in maniera permanete se l'auto dorme in un posto in cui è possibile attacare una presa elettrica, o i condensatori (avviatori) di emergenza ricaricabili oltre alla 220 volt anche attraverso la stessa presa accendisigari. Gli ultimi tipi elettronici analizzano la stato della batteria e regolano l'amperaggio in base a quanto serve per l'eventuale avviamento. Inoltre possono essere utilizzati come dei power bank. Poi naturalemte una fa ciò e come vuole, ma i suggerimenti dati dovrebbero aiutare nella scelta.
Buona giornata

Una vera assurdità pensare oggi di staccare l'alimentazione dell'auto. Temo non si sappia minimamente cosa succederebbe.

accendere l'auto (da ferma accelerando un po') qualche volta quando non viene usata normalmente può essere utile a mantenere la batteria in salute? Se si ogni quanto va fatto e per che durata può essere utile farlo?

A meno che non parliamo di auto molto recenti che si avviano in mezzo secondo, l'avviamento è il momento in cui la batteria deve fornire il massimo sforzo. Sui motori grossi deve tirare fuori quasi un Kw di spunto e se il motore non parte al primo colpo, pure di più.
Quindi metterla in moto per dieci minuti, secondo me non serve nemmeno per riportarla al livello che aveva prima dell'avviamento.
Da diversi anni non serve tenere il motore allegro per far ricaricare più velocemente la batteria perché la ricarica parte al massimo anche a regime minimo, per cui anche col motore accelerato l'alternatore farà fluire verso la batteria la stessa corrente che fornisce quando sta al minimo.
La cosa si può verificare con un voltmetro.
Se un'auto è stata ferma un mese, ci vuole un viaggetto di almeno un ora per far tornare pimpante la batteria.
Se è stata ferma meno di un mese non serve metterla in moto.
Se dopo un mese di fermo la batteria è andata a terra, vuol dire che per vecchiaia delle piastre va in autoscarica, e quindi è a fine vita.

Concordo con bidddo, accelerare a freddo non serve a nulla, come detto l'alternatore fornisce la giusta carica indipendentemente dai giri motore. Se deve stare ferma si potrebbe optare per un mantenitore di carica.