Il prototipo Citroën Activa presentato al Salone di Parigi del 1988, fu una base di studio per un'auto dotata di quattro ruote motrici e sterzanti ed equipaggiata di sospensioni attive.
Ad ogni ruota era abbinato un motore idraulico gestito da un computer, che ne determinava l'angolo di sterzata in base alla velocità dell'auto e alla posizione dello sterzo.
Il volante ruotava solo di 60° ed era privo di collegamento meccanico.
Ad alta velocità le ruote posteriori potevano sterzare in fase con le anteriori, mentre in manovra sterzavano in controfase (si vede nelle foto).
All'arresto del veicolo, la centralina del confort alzava l'auto di 4cm.
Alcune soluzuioni presenti in questa vettura le ritroveremo nella Xantia che entrerà in produzione nel 1994.
Per la prima volta viene usato un sistema che proietta sul parabrezza alcune informazioni.
Il progetto avrà un seguito due anni dopo con la Activa2.

Ecco l'interno e lo schema meccanico nel quale si vendono le sospensioni "idro"

Ecco un altra immagine che mostra l'originalità del progetto

Bella, ma a me 'sta storia che comandi importanti tipo volante (o acceleratore) non siano collegati meccanicamente fa' un po' paura...

La Citroen Activa 2, presentata al Motor Show di Parigi nel 1990, è l'evoluzione della Activa, con le modifiche pensate per poterne avviare la produzione in serie.
Scompaiono le ruote sterzanti posteriori, il volante torna tradizionale, la linea viene addomesticata e le portiere scendono a due, tornano fari tradizionali e specchi retrovisori. Resta una lunghezza importante.
L'obiettivo era quello di fare concorrenza alle grandi coupé tedesche.
Ad un passo dalla messa in produzione però il progetto si arrestò perché qualcuno ritenne che quest'auto non ce la potesse fare a contrastare le tedesche in modo remunerativo.
Questo modello adottava il 3 litri V6 24 valvole da 200 CV, con cambio automatico a 4 rapporti.
La prima bozza di questo modello vide la luce in Italia, realizzata dai maestri gessai della Bertone. La linea però era uscita dalla matita dello stilista Dan Abramson.







L'interno della Activa2