Sono a conoscenza dei problemi di spegnimento di un'auto elettrica.
L'unico metodo che assicura uno spegnimento definitivo sembrerebbe essere l'immersione dell'auto apparentemente spenta (dico apparenemente perché spesso l'incendio riprende da solo) in un apposito contenitore pieno d'acqua come quello che si vede nella foto.


tratto da https://www.sicurauto.it/

Rimanendo nella stessa fonte di informazione, è interessante questo articolo:
https://www.gazzetta.it/motori/mobilita-sostenibile/auto-elettriche/03-01-2024/auto-elettrica-a-fuoco-come-si-spegne-l-incendio-e-si-trattano-le-batterie.shtml?refresh_ce

...io passo quasi tutti i giorni davanti a un deposito di Tesla...se ne vedo bruciare una vi avverto...

Scherzi a parte, guardate la fantasia dei produttori automotive:

https://www.automotivepowertraintechnol ... icles.html

Bella idea

Tanto per continuare sullo stesso discorso...https://www.gazzetta.it/motori/mobilita-sostenibile/auto-elettriche/14-09-2024/incendio-tesla-10-cisterne-per-spegnere-il-fuoco-da-un-semi.shtml

Considerazioni del tutto personali.
Per un appassionato di motori, l'auto elettrica non potrà mai essere come l'auto endotermica.
Anche se l'auto elettrica offre prestazioni esagerate, manca quel rapporto fisico fatto di rumori, vibrazioni, odori e partecipazione alla vita del motore.
Secondo me, tra auto elettrica ed endotermica c'è la stessa differenza che passa tra un orologio elettrico e uno meccanico.
Quello elettrico sarà precisissimo, ma non darà nessuna emozione al confronto di quello meccanico nel quale vedi battere il cuore (il bilancere) e ne senti il ticchettio.
Stare davanti ad una auto elettrica, fosse pure da corsa, mi emoziona come stare davanti ad un elettrodomestico.
Qualcuno potrebbe dire che parlo così perché non ne ho mai guidata una.
Ebbene quando ero piccolo mio papà mi portava ad un piccolo lunapark dove c'erano delle macchinine elettriche.
Con 50 lire compravo un gettone e facevo qualche giro dell'ovale.
Già allora dentro di me era innata la passione per le traiettorie.
Gli altri bambini giravano guardandosi intorno mentre si facevano trasportare. Io tagliavo le curve per fare il percorso più corto e arrivare primo vincendo così un altro gettone.
Quando ebbi le gambette abbastanza lunghe per arrivare ai pedali, potetti salire sui kart per ragazzi, quelli col motore!
Fu un esperienza indimenticabile.
Passavo ore, non tanto a guidare o a guardare gli altri che giravano, ma ai box a studiare quelli che armeggiavano intorno alla meccanica, apprendendo come una spugna. Ho ancora nel naso quel caratteristico odore di olio bruciato che veniva dai kart non destinati al pubblico, quelli che andavano forte.
Ricordo il mio primo testacoda col kart perché la pista era bagnata, e l'immediata sensazione di profondo fastidio interiore.
Con il kart non successe mai più .
In definitiva, il mio rapporto col l'auto non è usarla per andare da A a B, ma gustarmi sempre e comunque la guida entrando in simbiosi col mezzo che mentre va da A a B ha un sacco di cose da dirmi.
Senza contare che già mi dà fastidio l'indicatore della batteria del cellulare, figuriamoci quello di un automobile che rischia di lasciarmi a piedi o che mi costringa a sostare a lungo per ricaricare!

Caro bidddo,
questa tua analisi non fa una piega...anche a me mancherebbero rumore e odore... Dissento sull'indicatore della batteria...perché dovresti dire altrettanto dell'indicatore di livello del serbatoio... Tra l'altro in un'auto elettrica il KERS consente di ricaricare la batteria e in certe condizioni vedresti aumentare nuovamente l'autonomia.

Comunque temo che non ti piacerebbe neppure l'ultima scommessa del mondo automotive, ossia l'auto a idrogeno a fuel-cell, di cui si farnetica da tempo: è sempre elettrica ma non ha la batteria perché una pila a combustibile (ringraziando il pioniere Sir Grove...) alimentata a idrogeno sviluppa la necessaria elettricità.
Ci si lavora molto, ci sono anche i turbocompressori per aumentare la concentrazione di ossigeno sulla membrana PEM e quindi l'efficienza di conversione....e poi cosette come quella nel link, per ricircolare l'idrogeno che non ha partecipato all'ossiriduzione e limitare il consumo:

https://www.automotivetestingtechnology ... dium=email

Personalmente credo che l'auto a fuel-cell basata sulle PEM sia una boiata....
Tu potresti trovare invece interessante, come me del resto, l'utilizzo dell'idrogeno nei motori endotermici: la conversione è facile, gli approvvigionamenti pure (la catena sarebbe la stessa del gas, quindi infrastrutture già esistenti) e il rifornimento più rapido.
Certo, l'idrogeno va trattatto bene altrimenti s'inc******...però è tutto un altro pianeta.

Un bel turbo...

https://www.automotivepowertraintechnol ... dium=email

Notevole! produce 1,122 Nm di coppia grazie anche all'8V di 5500cc.
Ci sono due scuole di pensiero sui pluricilindrici, quelli che sostengono il 12 e quelli che sostengono l'8.
Secondo me il rombo del 12 è qualcosa di particolare. Una Miura la risonoscerei anche bendato.
Anche l'8 ha una bella voce, ha un tono più profondo che ne fa un ottimo biglietto da visita acustico.
Relativamente la spinta non saprei perché non ho avuto il piacere di guidare nessuna delle due configurazioni, la mia esperienza si ferma al 6 cilindri BMW che era un piacere sia come spinta che come tonalità.

https://www.gazzetta.it/motori/la-mia-auto/28-09-2024/porsche-motore-a-sei-tempi-come-funziona-e-quando-arriva.shtml

Mi lascia perplesso l'aumento di peso, l'aumento delle inerzie e degli attriti, e forse delle vibrazioni.
Potrtei capire questo brevetto per un motore cittadino, ma in ambito guida sportiva si tende ad eliminare non ad aggiungere.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate del motore a 6 tempi Porsche.
Secondo me l'idea non è male, perché somma i pregi del motore a 4 tempi con quelli del motore a 2 tempi, ma è proprio la funzionalità a due tempi (coi classici travasi) che mi lascia perplesso, senza contare la complessità del manovellismo.
Per chi non abbia idea di come è fatto, ecco un disegno che mostra il pistone al secondo punto morto inferiore mentre scopre i travasi (11). Questo motore a corsa lunga ha due punti morti superiori e due inferiori e completa un ciclo in sei movimenti, nei quali risultano due fasi di scoppio.

Sono un po' dubbioso su questo motore 4 tempi + 2 tempi. Sicuramente aumenta la complessità, i pesi, gli ingombri, gli attriti ed inevitabilmente i costi di produzione.
Altri hanno immaginato dei motori a 6 tempi e 8 tempi però non sono mai stati messi in produzione.
Faccio poi fatica ad immaginare un aumento di rendimento rispetto ad un motore 4 tempi e grandi dubbi sulle emissioni, soprattutto nella parte di funzionamento a due tempi. Anche il sistema di lubrificazione, che dovrebbe soddisfare sia il funzionamento a due tempi che il funzionamento a 4 tempi, lo vedo un po' complesso se non impossibile da realizzare. Forse lo faranno funzionare con miscela al 3%? .
Sicuramente e' una "idea" che sta facendo parlare un po' del marchio Porsche e mettendo un po' in discussione la famigerata "transizione ecologica".
Tengo comunque a precisare che non ho grandi competenze ingegneristiche e posso sicuramente sbagliarmi in questo mio commento.

Per questioni logistiche oggi ero nella mia Piacenza guidando nel traffico la fiesta prestatami dalla mia amica.
Motore 1.5 TDCi 85CV, anno 2019.

L’avevo guidata altre volte ma oggi ero solo e mi sono focalizzato sul motore.
Pur avendo una potenza non impressionante, ha un’erogazione della coppia impressionante ai bassi giri!!! .

Guidando nel traffico a 1200-1300 giri attaccava al sedile rendendola veramente molto piacevole e pronta. Poi, ovviamente, allungando non era nulla di che.
Come consumi, IN URBANO , fa 4,9 litri su 100km.

È diametralmente opposta alla mia, sotto i 1600 la golf è pressoché morta, risultando però molto gradevole ai medi.

Ciò per dire che molto spesso, parlando con appassionati, ci si focalizza esclusivamente sui dati di potenza e coppia. Senza spesso contare che modelli simili, con cavallerie simili, hanno a volte stili di guida ed erogazioni veramente differenti tra loro. In città la fiesta mi ha piacevolmente stupito.

Ma infatti è per questo che io mi tengo ancora la mia vecchia C3 Picasso diesel che mi dà un bel calcio quando schiaccio a fondo a 1750 giri in seconda.
E' un pezzo che mi gira per la testa di prendere una Mazda MX5 2.0 usata, auto che passa tranquillamente i 200 senza essere troppo impegnativa da mantenere, ma è a benzina, e pur essendo 2 litri di cilindrata ha meno coppia del mio "pulmino"...
A me piace andare forte, e ci vado indipendentemente dalla macchina che ho tra le mani.

Effettivamente può sembrare strano ma ti capisco perfettamente. Ieri ho proprio avuto la dimostrazione di come l’erogazione di coppia sia forse più importante della potenza “pura”.

Facendo un paragone con auto pari, la fiesta da 85cv è equiparabile con il 500 da 70cv vista la massa superiore. Però erano 2 mondi distinti.

Il 500 benzina aspirato era fiacco sempre, SEMPRE. Solo quando lo si spremeva dai 4500 in su si otteneva qualcosa ma, per ovvie ragioni, non è un regime su cui viaggiare abitualmente.

Come motore che sono veramente curioso di provare ma non ne ho l’occasione è il 6 cilindri BMW diesel con 4 turbine da 400 cv, prodotto fino al 2020 circa, il 4.2 V8 TDI Porsche da 435CV e il 6.0 W12 TDI Audi.

https://www.gazzetta.it/motori/mobilita-sostenibile/auto-elettriche/02-11-2024/auto-elettriche-a-fuoco-una-mercedes-eqa-in-fiamme-nel-regno-unito.shtml






voglio solo auto che abbiano i tubi di scarico

Mi sono proprio reso conto di quanto la qualità del carburante possa influire sulla guida di una vettura.

Premetto che non sono info tecniche ma solo sensazioni a pelle di guida.

Per questioni tecniche, prediligo i gasoli premium anche se spesso mi rifornisco senza problemi con il classico gasolio.

Il primo e il secondo pieno li ho fatti con i gasoli “semi-premium” ossia Esso Synergy Diesel e IP Optimo Diesel.

Il terzo, ero ad Alba alla fiera del tartufo e sono capitato a una vecchissima stazione sporca e malandata. Le pistole erano luride! Nonostante ciò ho fatto il pieno con il gasolio normale. Devo ammettere che la macchina funzionava bene lo stesso, solo ho notato a freddo una leggera difficoltà ad avviarsi, sempre a freddo una rumorosità un po’ più marcata e nelle accelerazioni una marcata “ruvidità”.

Domenica scorsa, ho deciso di fermarmi al benzinaio della Coop, gestito da vega, per provare il gasolio DIESEL MAX, un gasolio premium ma ad un prezzo veramente accettabile. Il classico veniva 1,57, lo speciale 1,64, considerando che il normale all’eni vicino costava 1,67 ho deciso di provare.

Mi pare veramente diversa la vettura, molto più silenziosa a freddo e decisamente più “fluida”.

Non penso sia solo merito del diesel max, ovvio, un minimo gli additivi faranno, ma sono piccolezze. Penso più sia un problema di qualità del carburante erogato, se leggermente torbido, le differenze sono notevoli.

Ovvio, non ho prove di ciò che dico, difatti sono solo sensazioni, però ho veramente questa impressione!

A voi è mai capitato?

Qualche volta ho provato i gasoli premium e devo dire che l'auto sembra più reattiva e consuma di meno. Solo che il prezzo elevato è una barriera psicologica per cui alla fine metto quasi sempre il gasolio normale.
L'ultima volta l'ho messo per sbaglio...
vado al solito distributore della Esso dove ci sono due pistole nere affiancate.
Per abitudine prendo sempre la prima, ma stavolta l'impugnatura era era sporca di gasolio perché il carburante usciva tra il tubo e l'attaccatura della pistola.
Allora pensando che fossero uguali ho preso la seconda pistola che invece era bella pulita.
Siccome pago col bancomat e faccio sempre il pieno, non guardo quanta ne metto e mi fermo al primo scatto.
Quando vado a ritirare lo scontrino vedo che ho speso 76 euro e allora mi si è accesa la lampadina...

Effettivamente il costo è alquanto elevato e sinceramente non ne vale così tanto la pena…esso e ip hanno avuto la meravigliosa idea di additivare i gasoli standard, rendendoli di qualità migliore rispetto a quelli standard, difatti se posso faccio questi poiché costano il giusto e hanno qualche additivo.

Tantissimi anni fa sulla Citroen e saltuariamente sull’X1 mio padre utilizzava lo speciale poiché (con la Xsara) si utilizzava la macchina solo nel weekend e per tratti relativamente brevi, quindi la differenza di costi era irrisoria. Ai tempi, 2008-2009 la differenza tra il normale e il premium era di circa 6-7 centesimi, ora, alla Q8 la differenza è di circa 30 centesimi, all’eni un po’ meno, comunque veramente tanto.

Torno sull’argomento carburanti poiché dopo una chiacchierata fatta oggi con 3 gestori ho le idee profondamente confuse .

Antefatti:
Ho fatto un pieno un po’ di giorni fa con gasolio speciale presso un supermercato ipercoop.
L’altro giorno (mi sfugge la data), come al solito esco in strada all’alba per andare in università e ahimè c’era -1*C qui da me. Sbrino il parabrezza e la vettura fatica un pochino ad avviarsi, premo un po’ il gas per partire e tende a spegnersi, reggendo solo il minimo. Ero più che certo che fosse un principio di solidificazione delle paraffine nel filtro, difatti poco dopo la macchina andava benissimo e non ha più avuto questo problema a temperature normali.

La normativa EN590 prevede che in inverno, dal 15/11 sia disponibile ovunque il gasolio invernale, il quale regge sino a -10 C/-12 C. Il problema è che lo avevo fatto prima del 15/11 quindi avevo il dubbio di aver messo gasolio estivo.

Fine degli antefatti.


Oggi chiamo la compagnia che mi ha distribuito il gasolio presso il benzinaio, per chiedere delucidazioni. Mi rispondono che probabilmente avevo trovato il fondo cisterna di gasolio estivo e che dal loro rifornimento successivo ci sarebbe stato quello adatto alle temperature fredde. Ok, quindi i miei dubbi erano fondati.

Nel pomeriggio, mentre facevo commissioni in bicicletta, ho colto l’occasione per sentire qualche gestore se avesse già il serbatoio pieno di gasolio invernale visto che non voglio avere spiacevoli sorprese.

Primo distributore, marchio IP: il gestore mi dice che il gasolio che vende regge tranquillamente fino a -12 gradi senza problemi, e lo vende da fine ottobre, quindi era veramente stupito che avessi ancora dell’estivo nel serbatoio.

Secondo distributore, marchio Q8: la gentilissima signora che gestisce questo impianto, non era assolutamente a conoscenza dell’esistenza di gasoli invernali; decide però di sentire il fornitore tramite un suo numero e il fornitore gli conferma quanto sostiene lei: il gasolio invernale non c’è, in montagna si vende quello artico, ma in tutti i punti vendita Q8 il fornitore non ha traccia di questo carburante. La signora però è stata molto cortese e ha voluto vedere le bolle di consegna: anche qui nessuna traccia di gasolio invernale.

Ero troppo curioso e, passando davanti a un benzinaio Esso ho chiesto anche a lui.

Il gestore mi risponde che non vende assolutamente gasolio invernale e, sotto lo 0, bisogna utilizzare l’additivo.



Io conosco la normativa europea e la composizione chimica dei vari gasoli, sono però ignorate in materia commerciale di questo prodotto. MA CHI HA RAGIONE???

Se i gestori degli ultimi due punti di rifornimento davvero non forniscono gasolio invernale, le grandi compagnie violano veramente i regolamenti europei fornendo carburante inadatto?

Sono veramente confuso .