Alphafly dacci un giudizio tecnico
è vero che questi brani sono difficilissimi?

Alcuni sì... altri fa molta scena...

Bidddo le difficoltà di esecuzione di un brano su pianoforte possono essere molteplici e di verso tipo....se parliamo di sola esecuzione ci sono due principali fattori : la durata e il numero di note da eseguire quanto maggiori siano, maggiori devono essere le capacità psicofisiche dell'esecutore e devono essere tali da essere considerati veramente fuori dal comune....mani veloci capaci di fare scale possono anche impressionare ma eseguirle per quattro ore consecutive e l'ultima veloce come la prima e soprattutto a tempo è un altro discorso. Insomma il discorso è ampio !! E per chi non sa suonare (come me)un pianoforte può sembrare un genio quasi chiunque ma uno che sa eseguire le cose più estenuanti credo si possano contare in un attimo!!

La difficoltà è relativa... dipende dalla tecnica di base di cui si dispone. Questa tecnica in parte è dono naturale, ma va irrobustita ed ampliata con l'esercizio. Esiste tutta una scuola per il perfezionamento della tecnica pianistica: si parte con la parte preparatoria (Studi di Beyer e Hanon) per proseguire con quella intermedia (Czerny e Von Weber) per finire con quella superiore che porta al virtuosismo trascendentale (Godowsky, Liszt, Moszkowsy e Rachmaninov). I brani tecnicamente più arditi della letteratura pianistica sono: Gran Galop Cromatiquie di Franz Liszt (cercate su youtube la terribile interpretazione di Czyffra), Bumble Bee di Riminsky Korsakov, Studi Trascendentali "Wild Hunt" e "Feux Follets" di Franz Liszt (su youtube c'è l'interpretazione di Boris Berezowsky che è eccellente)... ovviamente non si vive di sola tecnica... uno dei miei insegnanti mi diceva sempre: "La tecnica è lo strumento per arrivare sulla vetta della montagna... ma poi da lassù è il cuore che ti permette di apprezzare la bellezza del panorama... la tecnica senza sentimento è solo virtuosismo fine a se stesso".

Chiamarli "pianisti" è un eufemismo, io li chiamerei "velocisti"!
Sembrano filmati girati veloci.
Un modo di suonare spettacolare, affascinante ma quasi spasmodico! mi mette l'ansia

Be'....bidddonil virtuosismo credo che sia questo.....grazie Alphafly per le precise....precisazioni.

E per il ... Gran Galop Cromatiquie di Franz Liszt (cercate su youtube la terribile interpretazione di Czyffra),
a quante battute stiamo?

A metronomo sarebbe 188... ma un mago come Czyffra "rubava" a piene mani... lui era un mostro di tecnica...

Tuttavia un grande pianista mette la tecnica al servizio anche di altro... cercate su youtube il Concerto in Sol per pianoforte ed orchestra di Ravel nell'interpretazione di Arturo Benedetti Michelangeli con Sergiu Celibidache come direttore. Il secondo tempo è lentissimo... Benedetti Michelangeli lo rallenta ancora di più... ma la sua incredibile tecnica gli consente in tal modo di generare un pianissimo quasi sussurrato... uno sfioramento dei tasti che elimina totalmente l'effetto percussivo del martelletto sulla corda... e il suono è talmente etereo e rarefatto che sembra provenire dal cielo.... un mago!

Metti il link e indica al secondo questa parte dell'esecuzione...grazie

Un altro esempio è il secondo tempo "Adagio" della sonata D960 di Schubert eseguito da Sviatolsaw Richter (incisione degli anni '60)... anche qui il pianissimo è di una nitidezza e pastosità di suono inarrivabili. Io faccio sempre ascoltare ai miei allievi queste esecuzioni "storiche" dei grandi Maestri del '900 come vette della perfezione... non da imitare (impossibile!)... ma da studiare per capire come la tecnica deve essere non solo al servizio della potenza o della velocità, ma anche e soprattutto alla modulazione e alla bellezza del suono... un altro dei miei maestri (relativamente allo studio di un rondò di una sonata di Schumann) diceva: "Non sarai bravo se farai questo brano più veloce di tutti... ma se lo farai più "legato" di tutti"... e io gli dissi: "Ma Maestro... non è possibile farlo legato!" E lui: "E perché non è possibile?" e io: "perché è troppo svelto..." e lui: "Ecco...l'hai detto... è troppo svelto!" Andavo troppo veloce mettendo la tecnica al servizio della velocità a scapito della legatura e quindi della bellezza del suono... aveva ragione lui...

Già.....il difficilissimo equilibrio!!

Adesso ho un allievo che si è diplomato lo scorso luglio con il massimo dei voti e lode e sta facendo con me il perfezionamento e che avrebbe dovuto partecipare ad una masterclass a Napoli del Maestro Michele Campanella, annullata dall'emergenza Covid19 (impossibile fare una masterclass di pianoforte via web perché ad un certo punto devi sederti allo stesso pianoforte del Maestro in modo che lui ti possa far sentire le varie cose e correggere). Questo ragazzo (19 anni) è molto talentuoso ed ha grandi potenzialità, soprattutto nel repertorio romantico (suona Chopin con il piglio di pianisti ben più maturi di lui) e ha già vinto tre concorsi internazionali. Lo accusavo però di avere un repertorio troppo limitato (ristretto al romanticismo), ma invece una sera, finita la lezione, si mise a suonare una dietro l'altra più di 30 sonate di Scarlatti a memoria... sconfessando di fatto il mio appunto. Se non si monterà la testa... se continuerà ad applicarsi e studiare e perfezionarsi... se non si perderà per strada distratto da altre cose... penso che in futuro ne sentiremo parlare...

Be'...sono soddisfazioni !!!

Bravo il Maestro di questo allievo talentuoso

Se son rose...

Con il Maestro Alphafly penso proprio fioriranno
Ho "strimpellato" il pianoforte quando ero piccolo, quindi non sono un pianista ma conosco che la strada non è delle più facili, anche quando si è un talento.

Il talento è fondamentale ma da solo non basta... ho avuto tanti allievi con molto talento... ma poi a volte è mancata la forza di volontà... la disciplina... la perseveranza nello studio (anche 6 ore al giorno)... a volte sono subentrate distrazioni "esterne" (ragazze, famiglia, sport, ecc.) o problemi economici (purtroppo se non hai una famiglia che ti può mantenere è un problema... la musica non porta guadagni subito... la gavetta è lunghissima...)... ma stavolta sembra che gli ingredienti ci siano tutti...

Paolo Chiarandini è un mio amico MTBiker molto bravo, ma nella vita normale è un collega di alphafly: https://www.conservatorio.udine.it/il-conservatorio/organizzazione/docenti/4272-chiarandini-paolo.html

dal suo canale youtube https://www.youtube.com/user/Cjarande/videos non considerando i molteplici video di discese in bici vi ho estrapolato qualche esecuzione al pianoforte, a caso perché a parte l'ultimo video cover dei Genesis il reparto musica classica mi è un po' sconosciuto nei particolari